L’ondata di freddo che ha investito Canada e Stati Uniti all’inizio di gennaio ha anche letteralmente congelato i Grandi Laghi. Sebbene si tratti di un fenomeno che si ripete ogni inverno, molti media e meteorologi hanno sottolineato l’insolita situazione verificatasi quest’anno: copertura di ghiaccio più spessa e più estesa rispetto gli ultimi 20 anni. Il ghiaccio ha impedito o comunque reso difficoltosi i trasporti in tutta la regione.
Il Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer (MODIS) sul satellite Aqua della NASA ha acquisito le immagini a corredo di questo articolo il 9 gennaio 2014: nella prima il Lago Erie è ritratto a colori naturali, nella seconda vengono utilizzati gli infrarossi che aiutano a distinguere meglio il ghiaccio dalla neve e dall’acqua. Il ghiaccio è di colore azzurro pallido (più luminoso se più spesso), l’acqua è di colore blu navy, mentre la neve è blu/verde.
Dunque, il 9 gennaio 2014 il Lago Erie era ricoperto di ghiaccio per il 90%, e da quel giorno l’intera area dei Grandi Laghi è costantemente ricoperta da nubi, cosa che impedisce ulteriori rilevazioni da parte del satellite Aqua e quindi valutazioni dell’attuale presenza di ghiaccio: comunque la situazione sembra essere tornata pian piano alla normalità, il NOAA ha infatti riportato l’88% di copertura almeno fino al 12 gennaio ed il 62% il 14 gennaio.