Cina: continua l’allarme inquinamento, ispettori inviati nelle zone critiche

MeteoWeb

CHINA-ENVIRONMENT-POLLUTIONContinua l’allerta inquinamento in tutta la Cina. Secondo quanto riferisce l’agenzia Nuova Cina, il Ministero per la protezione ambientale ha deciso di inviare 12 squadre di esperti e ispettori a Pechino, a Tianjin, nella provincia dell’Hebei e nelle zone circostanti per monitorare la situazione piu’ da vicino e individuare eventuali siti particolarmente inquinanti. In tutte queste zone, infatti, negli ultimi giorni, il livello delle particelle PM 2,5, cioe’ quelle di diametro inferiore a 2,5 micron (considerate le piu’ dannose per la salute umana perche’ penetrano facilmente nei polmoni) e’ rimasto sempre a livelli molto elevati, per lo piu’ superiori a 250. Nel mirino degli ispettori ci saranno in primo luogo le fabbriche di carbone, di acciaio e di prodotti chimici. Il centro nazionale per la meteorologia ha emesso ieri a Pechino un allarme giallo, il secondo gradino di una scala di quattro. A Shijiazhuang, capitale dell’Hebei, e’ stato invece lanciato l’allarme arancione, pari al terzo gradino, e sono state adottate misure di emergenza tra le quali la riduzione della circolazione dei veicoli attraverso un sistema di targhe alterne. Anche a Pechino, venerdi’ scorso, e’ stato allarme arancione. Per contenere i danni le autorita’ nella capitale hanno stabilito l’interruzione della produzione in diversi impianti. Inoltre sono stati vietati tutti i barbecue. Sospese, nelle scuole di ogni ordine e grado, tutte le attivita’ all’aperto.

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