Non ci sarà goccia di pioggia o fiocco di neve che sfuggirà all’occhio del nuovo satellite: la Nasa assieme alla Japan Aerospace Exploration Agency, l’omologa agenzia spaziale giapponese, ha lanciato oggi in orbita “Core Observatory”, veicolo spaziale per la misurazione delle precipitazioni su tutto il globo terrestre: ogni tre ore aggiornerà i dati rilevati. The Global Precipitation Measurement (Gpm), questo il nome della missione congiunta, “sarà utilizzata per unificare tutte le rilevazioni grazie a una rete internazionali di satelliti”, scrive l’agenzia spaziale americana sul suo sito web. Il satellite, prodotto da entrambi i Paesi, è stato messo in orbita da Tanegashima, in Giappone, alle 3.37 della notte (le 19.37 in Italia). “Sapere dove, quando e quanto nevica e piove in tutto il mondo è importantissimo per la comprensione di eventi meteorologici estremi come le tempeste di neve, la siccità in California o le piogge monsoniche in Asia”, ha dichiarato la ricercatrice Dalia Kirschbaum al magazine National Journal. “Avere il quadro generale ci darà informazioni su come il nostro clima sta cambiando – ha concluso Kirschbaum – e cosa possiamo fare per mitigarne i rischi”