Le forti piogge di queste settimane hanno causato il cedimento di una parte del muro del rivellino (che e’ un tipo di fortificazione) seicentesco nell’area sud-est della cinta fortificata veneziana, che compone il secondo ordine di fortificazioni della citta’ stellata di Palmanova. Lo ha reso noto il sindaco della storica ‘citta’ stellata’, Francesco Martines. Il cedimento ha riguardato circa 20 metri della antica muratura in pietra. La muratura sarebbe crollata sotto la spinta del terrapieno intriso di acqua piovana. La Protezione Civile ha reso noto che tra gennaio e febbraio si e’ registrato un record di precipitazioni nella zona. Se nella decade 2003 – 2013 c’era stato un picco nel settembre 2010 con 346 millimetri, contro una media di 102,3 millimetri, nel 2014 sono caduti 610 millimetri di pioggia, corrispondenti a sette tonnellate d’acqua per ettaro di superficie. Secondo l’amministrazione comunale, la tenuta della cinta fortificata, soprattutto nella sua parte piu’ debole, i rivellini secenteschi appunto, non e’ scontata.
IL SINDACO: “NON VORREI UN’ALTRA POMPEI” – “E’ necessario un piano di salvaguardia che impegni anche lo Stato, non vorrei che Palmanova diventasse un’altra Pompei, famosa sempre piu’ per i crolli che per la sua unicita’ e bellezza”. E’ il commento del sindaco diPalmanova, Francesco Martines, al crollo di una parte del muro del rivellino seicentesco. Martines ha ricordato che il parco storico e’ candidato a diventare patrimonio dell’Unesco, un percorso per il quale, ha segnalato il sindaci, “ci stiamo spendendo molto tutti e che richiedera’, come prevede la commissione di Parigi, la definizione di un piano di gestione per la conservazione del bene”. Martines ha specificato che la zona che ha ceduto non fa parte dell’area oggetto della manutenzione della cinta fortificata svolta negli ultimi tre anni. Il sindaco ha insistito sul fatto che le “manutenzioni condotte finora non sono sufficienti” e che “e’ necessario un piano di salvaguardia regionale e nazionale”. Tra le cause del cedimento ci sarebbe anche la mancata pulizia della vegetazione infestante.