Con la fine dell’emergenza a Fiumicino, dalle ore 19 di oggi l’Esercito ritirera’ la quasi totalita’ dei propri assetti dalla cittadina laziale. Sul campo restera’ una squadra del 6* reggimento genio di Roma con 2 idrovore per contribuire a liberare alcune abitazioni ancora invase dall’acqua. A Fiumicino, nel corso dell’emergenza, a partire dalla sera del 2 febbraio, le unita’ del genio dell’Esercito hanno impiegato 20.000 sacchetti a terra, utilizzato idrovore e macchine movimento terra per complessive 1300 ore lavoro, distribuito oltre 1000 pasti e percorso 2800 chilometri. Continuera’ invece, almeno fino a mercoledi’, l’impegno dell’Esercito nella provincia di Belluno dove il pericolo valanghe rimane marcato come riportato dal bollettino nazionale elaborato dal Comando Truppe Alpine di Bolzano in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato ed il Servizio Meteo dell’Aeronautica Militare (http://www.sian.it/infoMeteo/). Il Prefetto ha, infatti, richiesto che i 140 uomini e 40 mezzi impegnati, dal primo febbraio continuino nella loro opera di supporto alla popolazione per il ripristino della viabilita’, soprattutto nei paesi piu’ isolati dell’alto Cadore, alla rimozione della neve dalle strade e dai tetti degli edifici pubblici e di scuole.
Maltempo: esercito ancora in azione in Veneto, emergenza considerata “finita” a Fiumicino
