L’ondata di maltempo che ha flagellato il Veneto, dove oggi non piove, mantiene critica la situazione della montagna mentre in pianura si lavora per ripristinare abitazioni e aziende che sono state invase dall’acqua con relativa conta dei danni. Molta attenzione e’ poi rivolta alle decine di frane specie nel vicentino, trevigiano e veronese, che, in alcuni casi, gravano su abitazioni che per precauzione sono state fatte evacuare. In montagna l’esercito prosegue il lavoro di sgombero dalla immensa mole di neve – sono stati superati i tre metri di altezza – lungo le strade per renderle il piu’ possibili percorribili in sicurezza specie dalla possibile caduta di valanghe sulle quali c’e’ la massima attenzione. Una sessantina di volontari del Soccorso alpino sono al lavoro per togliere la massa di neve dai tetti delle case a rischio per il peso accumulato. Si lavora a Cortina d’Ampezzo, che da ieri e’ tornata alla normalita’, ma anche in tutti i paesi dell’agordino e del zoldano i piu’ colpiti dal maltempo. Sul fronte delle previsioni l’Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto (Arpav) fa sapere che in montagna il limite delle nevicate – previste per i prossimi tre giorni – e’ stimato a 700 metri di quota. In pianura previste sporadiche piogge intermittenti alternate a momenti soleggiati. Da lunedi’, invece, torna il maltempo ma non a carattere eccezionale come nei giorni scorsi.