Il flusso perturbato principale continua a scorrere a gran velocità lungo l’area euro-atlantica, presentando un elevato indice zonale sull’Atlantico settentrionale derivato dal perenne “gradiente di geopotenziale” insistente fra l’area canadese orientale e le Azzorre. All’interno del flusso perturbato principale sono presenti due moderate ondulazioni, una in azione in pieno Atlantico, mentre la seconda proprio in queste ore sta transitando sulle Isole Britanniche, dove sta transitando una nuova profonda circolazione depressionaria che sta apportando nuove precipitazioni sparse, pronte a puntare la Norvegia, la Danimarca e la Svezia meridionale. Nel frattempo, spostando la nostra attenzione sul bacino del Mediterraneo notiamo il transito di un’altra saccatura, piuttosto modesta, che tende a spingersi verso levante. Nel corso della mattinata di domani questa saccatura, piuttosto modesta, si sposterà in direzione dei Balcani, Grecia e mar Egeo, favorendo cosi l’ingresso di masse d’aria decisamente più fredde, d’estrazione sub-polare marittima, che dall’Atlantico settentrionale si muoveranno in direzione della Francia, per penetrare sul bacino centrale del Mediterraneo, e quindi anche sull’Italia, attraverso la valle del Rodano.
Questa avvezione d’aria fredda, scivolando lungo il bordo più occidentale della saccatura oceanica, in graduale evoluzione verso il mar Egeo, già domani invaderà tutte le regioni, attraverso l’inserimento di una moderata ventilazione dai quadranti settentrionali, determinando condizioni d’instabilità che si concentreranno soprattutto sulle regioni di nord-est, fra Veneto, Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, e lungo le coste adriatiche, specie fra Marche e Abruzzo, dove si potranno verificare anche dei rovesci, seppur a carattere sparso. Ma annuvolamenti piuttosto compatti, capaci di apportare qualche locale precipitazione, si addosseranno anche lungo le coste della Calabria tirrenica e della Sicilia settentrionale, dove l’umida ventilazione da NO, che spinge l’aria fredda d’estrazione nord atlantica nel cuore del Mediterraneo, addenserà dei corpi nuvolosi, di carattere cumuliforme, che in mattinata potranno dare la stura a deboli rovesci di pioggia, maggiormente probabili sulla Sicilia tirrenica. Solo dal tardo pomeriggio/sera la situazione andrà rapidamente a migliorare su tutte le regioni, con residui annuvolamenti di passaggio fra Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.
Da domenica sulle regioni settentrionali e su buona parte di quelle centrali assisteremo ad una graduale stabilizzazione atmosferica, col ritorno di cieli sereni o poco nuvolosi per l’approssimarsi da ovest di un promontorio anticiclonico che entro fine giornata tenderà ad allungarsi in direzione della penisola Scandinava, presentando valori pressori di oltre i 1022-1024 hpa su buona parte delle regioni del nord. Le regioni più meridionali invece continueranno a rimanere ancora influenzate da una modestissima circolazione depressionaria che allontanandosi verso la Grecia e l’Egeo, comincerà ad occludersi, indebolendosi sensibilmente. La ritornante fredda, da Nord e N-NO, di questa piccola depressione a mesoscala, in spostamento verso il mar Egeo, sarà causa di una residua instabilità sulle estreme regioni meridionali, con nubi e rischio di locali piogge che bagneranno soprattutto la Puglia centro-meridionale. Le fredde correnti settentrionali, inoltre, spingeranno una nuvolosità irregolare anche tra Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, dove vigerà una sostanziale variabilità, con nubi alternate ad ampi spazi soleggiati, più marcati lungo le coste tirreniche. Questa residua instabilità, sulle estreme regioni meridionali, persisterà ancora fino alla giornata di lunedì, quando sulla Puglia potranno ancora verificarsi residui rovesci.
Altrove, con l’irrobustimento del promontorio anticiclonico che dal Mediterraneo centrale si estenderà all’intera Europa orientale, il bel tempo ed il clima soleggiato torneranno finalmente a farla da padrone un po’ su tutte le regioni. Ma la tregua soleggiato, anche stavolta, sarà destinata a durare poco. Difatti già dalla tarda serata di martedì un nuovo fronte atlantico, dopo aver interessato la Spagna e la Francia, si avvicinerà all’Italia, aprendo la strada all’ennesimo peggioramento di questo piovossissimo e mitissimo inverno. La giornata peggiore dovrebbe essere quella di mercoledì 26 Febbraio, quando piogge, rovesci e temporali cominceranno a bagnare la Sardegna, la Toscana, l’Umbria e il Lazio. Le temperature si avvicineranno alle medie stagionali, grazie all’afflusso di aria sempre più fredda proveniente dalle alte latitudini atlantiche.