Divisi tra responsabilita’ familiari e impegni lavorativi sempre piu’ intensi, per il 63% dei milanesi la vita nella grande metropoli puo’ generare ansia e depressione. E’ quanto emerge da uno studio condotto da Found su circa 700 milanesi, maschi e femmine di eta’ compresa tra i 18 e i 70 anni, realizzato attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per esaminare in che modo i milanesi vivono in citta’. Lo psichiatra e direttore sanitario del Centro medico Santagostino di Milano Michele Cucchi ha rintracciato i motivi e le reazioni auspicabili per affrontare i diversi impegni senza eccessive ripercussioni sull’umore. Secondo lo studio, per oltre 6 milanesi su 10 (63%) la vita nel capoluogo milanese e’ all’insegna dello stress e dell’ansia, in quella che gli esperti definiscono ‘ansia da metropoli’. Complici il ritmo frenetico (34%) e gli impegni lavorativi (27%), gli abitanti di Milano vivono il quotidiano depressi (45%), stanchi (38%) e poco motivati (31%). I soggetti piu’ colpiti sono le donne, con il 53%, mentre i piu’ a rischio sono gli adulti che vanno dai 36 ai 45 anni (32%), seguiti dalla fascia d’eta’ 26-35 anni (28%) e 46-54 anni (24%). La risposta dei milanesi e’ la riduzione degli impegni, chiedendo collaborazione a familiari e colleghi (34%), mentre una cospicua percentuale (25%) decide di rivolgersi a un esperto. “Milano e’ una citta’ in cui non mancano i fattori che possono generare ansia – spiega Cucchi – e’ una metropoli, e’ caotica, e’ trafficata, e’ il cuore pulsante di frenetiche attivita’ lavorative. Chi viene da fuori Milano o chi non ci e’ abituato, coglie subito le caratteristiche che possono essere fonte di ansia: il traffico, il caos, la velocita’, l’inquinamento, che puo’ essere specifico fattore di rischio per veri e propri disturbi clinici”. Quali sono i maggiori problemi con cui hanno a che fare i milanesi? La precarieta’ economica (37%), la disoccupazione (26%), l’essere single o divorziato (21%) sono le principali lamentele rintracciabili sul web da parte degli abitanti del capoluogo lombardo. Tutte condizioni diventate sempre piu’ frequenti. Le cause di ansia per i milanesi sembrano essere l’eccessivo di lavoro (27%), ritmi frenetici (34%) dovuti alla distanza dal luogo di lavoro e ai numerosi impegni anche extra lavorativi, oltre che alle responsabilita’ familiari (25%). Le dirette conseguenze sono che i milanesi temono di perdere il controllo (45%), di non essere all’altezza (34%) e di commettere errori (28%) che portino a conseguenze irreversibili. “Viviamo in una societa’ che genera ansia – conclude Cucchi – un lavoro, un esame, l’arrivo di un figlio, un matrimonio, l’amore, una novita’, un viaggio: tutto puo’ diventare motivo d’ansia o essere vissuto con naturalezza. Sembra un paradosso, ma cosi’ come e’ migliorata la qualita’ della vita, sono aumentati anche i motivi per sentirci fragili. E quindi in ansia”. Le tre regole per vincere l’ansia da metropoli, secondo Cucchi, sono dunque: trovare l’equilibrio in famiglia, gestire l’ansia con intelligenza e imparare a gestire le emozioni senza farsi travolgere.