Basso rendimento a scuola e problemi allergici vanno a braccetto. Lo rivela uno studio su oltre 1800 studenti di eta’ compresa tra i 15 e i 17 anni, in un qualsiasi giorno di compito in classe tra il 38 e il 43% degli studenti, si riscontrassero sintomi di Rinite Allergica. Gli studenti che perdevano un punto nella votazione del compito presentavano almeno una delle seguenti condizioni: avevano sintomi allergici respiratori, avevano assunto un farmaco antiallergico il giorno della verifica. Ogni anno solo negli Stati Uniti gli studenti allergici perdono 2 milioni di giorni di scuola a causa della ”sindrome allergica respiratoria’. Il 30% dei bambini con allergia respiratoria presenta una forma grave. Di questi, in uno studio francese il 20% riferiva un calo della performance scolastica, il 40% era distratto dai sintomi e il 50% presentava disturbi del sonno che si ripercuotevano sulla capacita’ di attenzione e concentrazione durante il giorno. ”I disturbi del sonno interessano l’88% dei bambini con rinite, con apnee, risvegli, difficolta’ ad addormentarsi e sonno non ristoratore” spiega Salvatore Barberi Pediatra Pneumo-Allergologo dell’Ospedale San Paolo di Milano, ”proprio nella popolazione pediatrica la ”Sindrome Allergica Respiratoria’ e le sue complicanze impattano sui delicati aspetti emozionali della fase evolutiva portando a vergogna, calo di autostima, ansia dei genitori con iperprotezione e rischio di episodi depressivi. Oltre alla compromissione delle facolta’ cognitive, la vita di un bambino allergico diventa presto piena di limitazioni, con eliminazione di tutte le situazioni che possono aggravare il disturbo, ad esempio il gioco all’aria aperta, le gite in campagna, i pic nic, oppure la rinuncia al campeggio o l’impossibilita’ di vivere con un animale domestico. Limitazioni alle quali i bambini si adattano difficilmente e che complicano, condizionandola, la vita della famiglia intera”.