L’origine e i primi movimenti dell’Homo Sapiens potrebbero essere diversi da quelli trovati finora dai ricercatori. Lo afferma uno studio dell’Universita’ Sapienza di Roma pubblicato dalla rivista ‘Genome Research’, basato sull’analisi del cromosoma Y. Il lavoro ha usato una tecnica innovativa (next-generation sequencing) per sequenziare circa 1,5 milioni di basi del cromosoma Y umano in 68 individui maschi non imparentati, rappresentativi delle linee di discendenza paterne piu’ antiche e selezionati mediante uno screening di migliaia di campioni. I dati hanno evidenziato un drastico cambiamento nelle linee genetiche: i nodi basali risultano essere molto piu’ antichi di quanto finora ritenuto, e molte delle principali tappe migratorie affrontate dall’Homo Sapiens sono state retrodatate, dimostrando la sua esistenza in Africa centro-occidentale gia’ 200mila anni fa. Il ridotto numero di rami presenti nella filogenesi all’origine fino a 115mila anni fa inoltre suggerisce l’esistenza di un piccolo numero (circa 10) di “padri fondatori” africani della nostra specie; inoltre solo uno di questi “padri fondatori” ha dato origine a tutte le linee di discendenza maschile che si trovano oggi fuori dall’Africa. La distribuzione geografica delle varianti identificate ha riaperto il campo di ricerca in cui sembravano esserci risposte definitive, e cioe’ quello dell’origine in Africa Orientale dell’Homo Sapiens. “I dati emersi da questo studio impongono di ripensare l’ipotesi circa l’origine delle linee di discendenza maschile in Africa orientale – ha spiegato Fulvio Cruciani, coordinatore del gruppo di ricerca – e suggeriscono di traslarne l’origine verso ovest, anche in mancanza di testimonianze archeologiche cosi’ antiche nell’area”. Lo studio rivoluziona anche le tempistiche dell’uscita dal continente africano della popolazione di Homo sapiens che ha dato origine al popolamento del pianeta. “Una delle implicazioni principali emerse dal nostro lavoro e’ che l’occupazione da parte dell’Homo Sapiens della penisola arabica possa essere avvenuta piu’ di 100mila anni fa e non ‘solo’ 60mila anni fa – ha precisato Beniamino Trombetta, uno degli autori della ricerca – e non sia stata un’escursione temporanea, come precedentemente ipotizzato; piuttosto sembra sia stato l’evento che ha dato origine, in tempi successivi, a tutta la diversita’ genetica del cromosoma Y osservata oggi al di fuori del continente africano”.