L’artista americano William Lamson, da tempo impegnato a scoprire i limiti di un materiale insolito, lo zucchero caramellato, ha dato vita ad un’insolita installazione dal titolo “Solarium”, realizzata per il grande progetto artistico “Light and Landscape” dello Storm King Art Center di Mountainville (New York) nel 2012. Si tratta di un minuscolo padiglione non commestibile come la bellissima casa di marzapane di Hansel e Gretel, che può essere utilizzato sia come serra sperimentale (in cui crescono 3 specie di alberi di agrumi in miniatura), che come santuario-luogo meditativo, grazie alla sua posizione su una collina nella campagna orientale statunitense. Solarium ha una struttura in metallo ed è una sperimentazione progettuale rivestita da 162 finestrelle, costituite da una sottile lastra di zucchero cotto, sigillata da due pannelli in vetro dalle intense colorazioni ambra dorata, arancio e bruno intenso, ottenute cuocendo lo zucchero in forno a differenti temperature.
Durante la stagione calda, la struttura si apre sui 4 lati, tramite pannelli rotanti e il suo design si ispira a quello delle foglie delle piante, dotate di piccole aperture (spore) che aiutano a regolare la temperatura, aprendosi e chiudendosi. Tutte le piante creano zucchero attraverso la fotosintesi, mentre quelle all’interno del Solarium usano la luce che filtra attraverso le finestrelle di zucchero per crescere e generarsi, dando vita ad un processo continuo. William Lamson si è ispirato alla cabina nel bosco di Henry David Thoreau, che fa riferimento ad una tradizione di avamposti isolati progettati per la riflessione. Thoreau, tra il 1845 e il 1847, si stabilì in una capanna tra i boschi isolata per mettersi alla prova in un ambiente ostile, lontano dal mondo civilizzato.