Le scosse di terremoto in Oklahoma continuano da tempo. Solo oggi ce ne sono state quattro di magnitudo superiore a 3.0, ed una di queste era di magnitudo 3.7. Sono settimane che questa situazione va avanti, con epicentri non molto lontani dal confine con il Kansas. Le scosse sono abbastanza superficiali, con ipocentri localizzati a pochi km di profondità, ed in vari casi sono stati avvertiti boati sordi da parte degli abitanti. Come delle esplosioni. Inoltre alcune abitazioni hanno subito danni.
Secondo i sismologi locali a produrre queste scosse, la maggior parte localizzate nella Contea di Logan ma dislocate su un’area vasta centinaia di chilometri, sono diverse faglie pre-esistenti. Ciò che risulta però da un’analisi della frequenza delle scosse, è che negli ultimi anni c’è stato un forte aumento: si è passati da una media di tre terremoti con magnitudo superiore a 3.0 fra il 1975 al 2008, ad una media di ben 40 terremoti all’anno fra il 2009 e il 2013. Il più forte è stato registrato nel novembre 2011 ed ebbe magnitudo 5.6: produsse numerosi danni in diverse abitazioni.
Molti geologi locali affermano che dietro questo aumento (sperimentato anche in altre parti degli USA) ci potrebbe essere la tecnica della fratturazione idraulica (anche nota come fracking), che consiste nell’iniezione di liquidi in pressione nel sottosuolo, per l’estrazione di gas o altri idrocarburi. L’iniezione in profondità di fluidi, come l’acqua, può lubrificare le eventuali faglie presenti, favorendone lo scorrimento, e innescando quindi terremoti che altrimenti impiegherebbero molto più tempo per prodursi. Questa ipotesi è sostenuta da molti scienziati, che sottolineano come nel solo 2013 siano stati attivi in Oklahoma ben 10.000 pozzi di iniezione per il fracking. Tuttavia i sismologi del servizio sismologico dell’Oklahoma si mantengono cauti di fronte alla stampa, affermando che allo stato attuale non è possibile sapere se questo aumento è causato dal fracking o se semplicemente si tratta di una riattivazione naturale delle faglie locali.
Dal punto di vista legislativo poi, non esiste alcuna regolazione di questa tecnica estrattiva “non convenzionale”, e i dubbi e le perplessità di migliaia di cittadini di fronte questo fenomeno si moltiplicano.