Equinozio: il Planetario di Reggio Calabria festeggia l’arrivo della primavera

MeteoWeb

PlanetarioRcCome e’ ormai tradizione, il Planetario provinciale Pythagoras di Reggio Calabria festeggia l’arrivo della primavera proponendo al grande pubblico la conferenza di Fabrizio Mazzucconi, astronomo dell’Osservatorio di Arcetri, Firenze. Il tema dell’incontro sara’: ”I Calendari e la data della Pasqua”. La primavera astronomica ha inizio con l’equinozio, che quest’anno cade il 20 marzo, alle ore 16:57 di Tempo Universale (ore 17.57 ora solare dell’ Europa centrale). Il fenomeno, generalmente riconosciuto soltanto dagli addetti ai lavori, e’ noto al pubblico come ”il momento dell’anno in cui il giorno e la notte sono uguali” e l’inizio viene riferito al 21 di Marzo. Oggi sappiamo che la data dell’equinozio non e’ fissa ed e’ compresa tra il 19 e il 21 di Marzo. E’ interessante notare che nel XIX e nel XX secolo si e’ verificato sempre il 20 o il 21 marzo, mentre per 15 volte e’ caduto il 19 nella seconda meta’ del XVII secolo e 5 volte alla fine del XVIII; e cio’ accadra’ di nuovo solo il 19 marzo del 2044! C’e’ poi da ricordare che nel XXI secolo si e’ verificato il 21 marzo nel 2003 e nel 2007, e che la cosa non si ripetera’ piu’ fino all’equinozio del 21 marzo 2102. Al di la’ di queste disquisizioni astronomiche la primavera e’ la stagione della rinascita e presso moltissime culture essa viene associata ai concetti di fertilita’, resurrezione e inizio. Anche il calcolo della data della Pasqua e’ legata al’inizio della primavera. Nel 325 il primo Concilio di Nicea stabili’ che la solennita’ della Pasqua di Resurrezione dovesse essere celebrata nella domenica seguente il primo plenilunio successivo all’equinozio di primavera. Tutte le antiche tradizioni offrono una serie di miti legati alla primavera, miti al cui centro risiede l’idea del sacrificio a cui succede la rinascita. Se l’equinozio d’autunno, infatti, segna l’inizio del periodo dell’anno in cui le notti divengono piu’ lunghe dei giorni, quello di primavera indica viceversa l’inizio del periodo dell’anno in cui le ore di luce superano quelle di buio. A partire infatti dal giorno successivo al verificarsi dell’equinozio di primavera il periodo di illuminazione diurna supera la durata delle notti; un crescere delle ore di luce che tocchera’ il massimo il giorno del solstizio d’estate, il 21 Giugno. Il giorno dell’equinozio di primavera segna, inoltre, per un osservatore ipotetico posto al polo nord, la nascita del giorno polare che si protrarra’ per i 6 mesi successivi, tramontando infatti quando si giungera’ all’equinozio d’autunno. La situazione opposta si verifica al Polo Sud. Questi sono soltanto alcuni degli argomenti che saranno trattati sotto la cupola del Planetario Provinciale. La serata si concludera’ con l’osservazione del cielo al planetario e con i telescopi a cura degli Esperti del Planetario.

Condividi