Milano, 7 colloqui sulla scienza per scoprire il futuro della ricerca

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scienzapassioneQuali le nuove frontiere delle cure con le cellule staminali? Come si migliorano le terapie oncologiche? Le biotecnologie sono il vero futuro della medicina? Si può invecchiare meglio? A queste e altre domande cercherà di rispondere ‘Colloqui per la Scienza A Milano’ il ciclo di incontri, dal 13 marzo al 19 giugno, per coinvolgere e far scoprire ai cittadini le nuove frontiere della ricerca a Milano e in Italia. A presentare questa mattina, a Palazzo Marino, il programma dei dibattiti l’assessore alla Politiche per il Lavoro, Università e Ricerca Cristina Tajani insieme alla Senatrice Elena Cattaneo dell’Università degli Studi di Milano, realizzato dal Comune di Milano in collaborazione con la Fondazione Beat Leukemia. “Mettere la ricerca scientifica al centro del dibattito pubblico – ha spiegato l’assessore all’Università e Ricerca Cristina Tajani – è importante poiché centri di ricerca, istituti, università e fondazioni private sono un rilevante fattore di traino economico e occupazionale per tutto il territorio milanese. Sono più di 1.000 i progetti di ricerca realizzati da atenei o istituti milanesi, per un indotto di circa 300 milioni di euro sulla città. Oltre 20 mila quelli nazionali finanziati dall’Unione Europea. Per Milano una posizione di eccellenza che pone gli atenei, gli ospedali e i centri di ricerca milanesi in prima fila sul fronte della ricerca internazionale”. “La scienza è di tutti, non è patrimonio dei singoli ricercatori ma è patrimonio della collettività, un bene pubblico da tutelare, valorizzare e da raccontare. Mi piace l’idea di pensare alla Milano della Scienza. La nostra città è densa di attività in campo scientifico, nell’ambito delle cellule staminali, malattie oncologiche, neurobiologia e molto altro. Sono convinta che una politica mossa dalla logica e sollecitata dalla cultura possa incidere positivamente anche a livello territoriale”, ha proseguito la senatrice Elena Cattaneo. Ricco il cartellone dei sette incontri proposto da ‘Colloqui per la Scienza A Milano’ che metterà a confronto le migliori esperienza tra professori universitari, imprenditori, ricercatori, medici e istituzioni nel campo della ricerca nazionale e internazionale. Il 13 marzo, come apertura dei lavori, si parlerà a Palazzo Marino di ‘Staminali e medicina rigenerativa’ con i contributi, tra gli altri, del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, dell’onorevole Lia Quartapelle e dell’assessore Cristina Tajani con la moderazione della Senatrice Elena Cattaneo. Giovedì 27 marzo, a Palazzo Reale, Sergio Dompè introdurrà l’incontro su ‘Studiare per contrastare il cancro’ con i contributi di specialisti dei principali centri di ricerca oncologica milanesi: IEO, Humanitas, Mario Negri e Istituto Nazionale dei Tumori. Il 10 aprile sarà il Museo civico di Storia naturale ad ospitare il terzo incontro sulle ‘biotecnologie e nuove frontiere della medicina’. L’8 maggio, a Palazzo Reale, Diana Bracco, AD del Bracco Group, introdurrà il dibattito su ‘Malattie neurodegenerative e invecchiamento’ confrontandosi con i maggiori esperti nel campo della neurologia e geriatria dell’Ospedale San Raffaele e dell’Istituto Carlo Besta. Giovedì 22 maggio al Museo di Storia naturale saranno protagonisti ‘I farmaci e le frontiere della farmacologia’ con Elena Zambon, presidente Zambon Group e medici impegnati nella ricerca di nuovi approcci farmacologici. Il 5 giugno sempre Palazzo Reale vedrà il confronto con l’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia su ‘Staminali e cordone ombelicale’, le applicazioni cliniche e le banche pubbliche per la conservazione delle cellule.  Giovedì 19 giugno l’ultimo incontro a Palazzo Marino per parlare delle ‘Eccellenze e nuove opportunità per l’industria e la ricerca a Milano’ con il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini insieme a Umberto Veronesi e Gianfelice Rocca, presidente di Assolombarda per fare il punto sull’innovazione, la ricerca e le biotecnologie quali motori di sviluppo economico e opportunità occupazionali.

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