Scienza: startup americane dalla Silicon Valley alla conquista dello spazio

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Silicon-ValleyLa Silicon Valley si prepara a uscire dalla terra e a conquistare lo spazio. Sono in continuo aumento le startup guidate da giovani imprenditori che cercano di entrare in un mercato che fino a qualche anno fa era dominato dai governi e dai colossi aerospaziali come Boeing. Un esempio ormai diventato famoso è SpaceX – creata dal fondatore di Tesla Elon Musk: è diventata contractor della Nasa, guidando missioni per inviare rifornimenti alla Stazione spaziale internazionale. Come scrive il New York Times, un altro gruppo, Master Space Systems, sta sviluppando razzi per missioni senza la presenza di uomini a bordo. E ancora Skybox Imaging, di Mountain View, California, costruisce satelliti molto dimili a quelli di Planet Labs, anche se molto più grandi. Tutte queste startup hanno qualcosa in comune: pensano di poter scalzare la vecchia guardia con prezzi più contenuti e una visione più flessibile e intelligente. La scorsa settimana Planet Labs, ad esempio, ha annunciato di voler lanciare altri 10 satelliti, oltre ai 31 già in orbita, entro la fine dell’anno. Potranno essere usati da clienti privati, come ad esempio agricoltori per monitorare le proprie piantagioni, o ancora dagli stessi governi per capire come inviare aiuti alle vittime di disastri naturali. Il gruppo californiano per ora ha già incassato più dei 65 milioni di dollari che aveva raccolto con fondi di private equity, facendo riferimento a quanto dichiarato da Will Marshall, co-fondatore e amministratore delegato di Planet Labs, la startup fondata nel 2010 da due ex dipendenti della Nasa che promette satelliti il 95% meno costosi di quelli comunemente usati oggi. Boeing dovrebbe iniziare a preoccuparsi? No, secondo James P. Lloyd, professore associato alla Cornel University. Il mercato dello spazio è abbastanza grande sia per i costosi sistemi prodotti dal colosso aerospaziale che per alternative proposte dalle startup. Anche se in futuro qualcosa potrebbe cambiare.

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