È stata una notte d’apprensione per i cittadini del Cile del nord, a causa di un forte terremoto (magnitudo 6.7 secondo il Servizio Sismografico cileno) che ha colpito l’area di Iquique quando in Italia erano da poco passate le 22. La scossa più forte è stata seguita da altre minori, una delle quali di magnitudo 6.0. La prima scossa, la più forte, ha avuto epicentro nel Pacifico al largo delle coste cilene ed ha fatto diramare alle autorità una allerta tsunami che ha portato all’evacuazione di quasi 100mila persone.
Dopo ore dall’evacuazione massiccia, le autorità hanno fatto rientrare l’allerta. Il governo ha affermato che le operazioni di evacuazioni sono state esemplari, e che dopo il sisma del febbraio 2010 sono stati fatti grandi passi avanti nel coordinamento delle emergenze.