Corea del Sud, traghetto affondato: al timone non c’era il capitano

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South Korea Ship SinkingAl timone del traghetto affondato al largo della Corea del Sud non vi era il capitano, ma un ufficiale subalterno. “Era il sottocapitano in seconda ad essere al timone al momento dell’incidente”, ha indicato il procuratore generale, Park Jae-Eok.
Violentemente criticato dalle famiglie dei dispersi per aver abbandonato la nave quando a bordo vi erano ancora centinaia di passeggeri intrappolati, il capitano Lee Joon-Seok, si trovava “a poppa”, ha aggiunto il procuratore.
Le cause dell’incidente non sono ancora state chiarite. Molti sopravvissuti hannno detto di ricordare un fortissimo rumore prima che il traghetto si fermasse improvvisamente per poi cominciare ad inabissarsi. A causa dell’impatto con una barriera rocciosa – proseguono gli esperti – i veicoli nel garage del traghetto si sarebbero spostati, disequilibrando irrimediabilmente la nave.
La rabbia dei familiari, che accusano di incompetenza il governo, i soccorsi e l’equipaggio, aumenta di ora in ora. Finora sono 25 i corpi recuperati; a bordo vi erano 475 persone, di cui oltre 300 studenti in gita scolastica; i sopravvissuti sono solo 179, 271 persone mancano all’appello.
Sul luogo dell’incidente stanno lavorando oltre 500 sommozzatori, ma le correnti fredde e violente oltre alla scarsa visibilità delle acque rendono le operazioni particolarmente difficili. Si suppone che le vittime si trovino quasi tutte all’interno dei ponti sommersi del traghetto. Resta la speranza che ci possano essere sopravvissuti all’interno di qualche sacca d’aria.

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