Incredibile in Russia, all’improvviso torna l’inverno: neve in tutte le principali città, temperature in picchiata

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Ecco il fronte freddo responsabile delle nevicate primaverili sulla Russia europea
Ecco il fronte freddo responsabile delle nevicate primaverili sulla Russia europea

Solo nei giorni scorsi, fra Ucraina, Bielorussia e Russia europea sembrava che fosse sbocciata la primavera, mentre i termometri, per la prima volta in questo inizio del 2014, varcavano la soglia dei +20°C fra Moldavia, Ucraina meridionale, Bielorussia e sud della Russia europea. Eppure nella giornata di ieri, 1 Aprile 2014, è bastato il passaggio di una semplice saccatura, d’origine artica, per far ripiombare, seppur temporaneamente, l’inverno lungo tutto il comparto orientale del vecchio continente, con il ritorno improvviso della neve al piano sulle vaste pianure Sarmatiche. La stessa capitale russa, Mosca, nella mattinata di ieri si è svegliata imbiancata, sotto una spettacolare nevicata d’inizio Aprile che ha coperto di bianco la piazza Rossa, come in una normale giornata di Dicembre o Gennaio. Ma la neve, nella giornata di ieri, è tornata a tingere di bianco molte altre città della Russia europea, fra cui Jaroslavl, Ivanovo, Vologda, Vladimir, Kazan, cosi come le più meridionali Saratov e Samara. Il è stato prodotto forte calo termico prodotto dal passaggio di un esteso fronte freddo, legato ad una depressione extratropicale di 998 hpa in spostamento verso gli Urali, seguito da un blocco di aria molto fredda, per non dire gelida in quota, di diretta estrazione artica. Durante l’avvezione fredda, avvenuta attraverso l’inserimento di una moderata e fredda ventilazione da NO e N-NO scivolata sulle pianure Sarmatiche, l’isoterma di -8°C alla quota di 850 hpa è scivolata fino alla regione del Volga, determinando un forte raffreddamento in tutto il comparto russo.

europeL’aria molto fredda, addirittura gelida nella media troposfera, proveniente dal mare di Barents, scivolando sopra la Carelia e le pianure della Russia europea, ha causato un rapido tracollo della quota delle “zero termico” che è arrivato al livello del suolo sulla Russia centrale. Situazione che ha reso prevalentemente nevose le precipitazioni che hanno fatto seguito al passaggio del fronte freddo su gran parte del territorio russo occidentale. Inoltre l’afflusso nella media troposfera di aria particolarmente gelida, con isoterme al di sotto dei -35°C a 500 hpa, ha ulteriormente instabilizzato la colonna d’aria, inasprendo il “gradiente termico verticale” e agevolando cosi la formazione di annuvolamenti di carattere cumuliformi nel settore post-frontale (dietro il fronte freddo) che sono stati in grado di dare la stura a nevicate e persino rovesci nevosi, accompagnati dalla sostenuta ventilazione da NO e N-NO. Su Mosca, nella prima mattinata di ieri, la nevicata si è resa a tratti anche fitta, ed è stata accompagnata da una fredda ventilazione, da N-NO e Nord, che ha raggiunto un picco di oltre i 48 km/h all’aeroporto di Sheremetyevo.

La bellissima immagine della piazza Rossa ricoperta di neve nella prima mattinata di martedì 1 Aprile 2014
La bellissima immagine della piazza Rossa di Mosca durante la nevicata che ha colpito la capitale russa nella prima mattinata di martedì 1 Aprile 2014

Sulla capitale russa la nevicata è cessata solo intorno alle 10:30 – 11:00 AM  (ora locale) di ieri, allorquando il fronte freddo, con a seguito la massa d’aria molto fredda in discesa dal mare di Barents e la penisola di Kola, si allontanava verso sud-est, dirigendosi verso la regione del Volga e l’area di Samara, determinando anche qui un forte calo termico, con piogge iniziali subito tramutate in nevicate con accumuli al suolo. In totale, sulla più grande città di tutta la Federazione Russa, sono caduti fino a 9-10 cm di neve fresca, mentre nelle regioni più a nord dell’area moscovita gli accumuli al suolo hanno superato anche 15 cm, con picchi di oltre i 17-18 cm. Ma nelle ultime ore, con il graduale spostamento della circolazione depressionaria a carattere freddo verso la regione degli Urali, e il lento movimento verso sud-est dell’annesso fronte freddo, nevicate persistenti ed a tratti anche di moderata o forte intensità, stanno interessando la regione del Volga, ed in particolare l’area fra le città di Kazan e Samara, dove nevica da questa mattina, in modo ininterrotto. Ma nevicate sparse, per lo più di debole intensità, vengono segnalate anche fra l’est della Bielorussia e dell’Ucraina, dove proprio in queste ore sta cominciando a scorrere parte dell’aria fredda, di origini artiche, che ha invaso la Russia europea. Difatti il vortice depressionario presente a ridosso degli Urali meridionali, viene costantemente alimentato dalla discesa di masse d’aria molto fredda, di matrice artica marittima, successivamente continentalizzata sopra le pianure della Russia europea, che dal mar di Barents vengono risucchiate dalla stessa circolazione depressionaria, versandosi sopra le estese pianure Sarmatiche, per poi raggiungere l’est dell’Ucraina e il sud della Russia europea.

07L’avvezione fredda cosi prodotta sta interessando tutto il territorio della Russia europea, la Bielorussia e buona parte dell’Ucraina, dove si respira un clima decisamente più consono per l’inverno, con temperature massime che nelle ore centrali del giorno fanno fatica a superare la soglia dei +0°C +1°C, mentre nelle ore notturne si scende abbondantemente sotto gli 0°C, con picchi sotto i -7°C -8°C sulla Russia centro-settentrionale. Domani, con lo spostamento della circolazione depressionaria e del sistema frontale ad essa legato ad est degli Urali, verso il bassopiano della Siberia occidentale, le nevicate interesseranno il settore orientale della Russia europea e la regione meridionale degli Urali, mentre sul resto del territorio russo si verificherà un deciso miglioramento, con l’arrivo di ampie schiarite e zone di sereno. Le temperature, non prima di venerdì, subiranno un deciso rialzo, per l’avvento di una moderata, a tratti anche tesa, ventilazione da O-SO e SO.

moscaQuesta ventilazione decisamente più mite ed umida, proveniente dalle pianure di Polonia e Ucraina, verrà attivata dall’affondo di una nuova saccatura artica in direzione della Russia europea che verrà propagata da una circolazione ciclonica, di carattere freddo, legata al vortice polare, che dal mare di Barents si sposterà a ridosso della penisola di Kanin, andando in fase di “stretching”, allungando l’asse di saccatura verso la Russia occidentale. Sul bordo meridionale di quest’ultima si alzerà una tesa ventilazione da O-SO che farà aumentare i termometri, su valori positivi, fra Ucraina, Bielorussia e gran parte della Russia europea meridionale e centrale.

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