“Il terremoto è un fenomeno del tutto naturale e la Calabria ricade in una delle aree esposte a più alto rischio sismico tra quelle del bacino del Mediterraneo, a causa delle particolari dinamiche geologiche evolutive che caratterizzano il suo territorio. Purtroppo non si è ancora in grado di prevedere i terremoti, pertanto, a prescindere da ogni sciame sismico di “turno”, dobbiamo essere sempre pronti all’eventualità che un “forte” terremoto si possa verificare da un momento all’altro: bisogna saper convivere con questa possibilità ed essere preparati a fronteggiarla. Al riguardo è di fondamentale importanza l’educazione della popolazione rispetto al rischio sismico, anche attraverso esercitazioni di protezione civile. Ciò rappresenta il primo passo verso la strategia della prevenzione“. A dichiararlo, tramite una note, è il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria, Francesco Fragale, che poi aggiunge: “in Italia circa 6 milioni di edifici sono ubicati in zone ad alto rischio sismico. In Calabria la totalità dei residenti abita in area potenzialmente a rischio e molti degli edifici residenziali sono stati realizzati prima dell’introduzione della legge antisismica del 1974. Inoltre, in Calabria oltre 3000 edifici scolastici (in pratica il 100% delle scuole) ricadono in aree ad elevato rischio sismico, molti dei quali costruiti antecedentemente al 1974, progettati e realizzati senza criteri antisismici. Ed il quadro si allarga se consideriamo anche le altre strutture pubbliche, come ad esempio gli ospedali. Ci si può difendere innanzitutto costruendo nel rispetto rigoroso della normativa antisismica vigente e adeguando e migliorando sismicamente il patrimonio edilizio già esistente. La legge sismica regionale n. 35/2009 attualmente prevede procedure di controllo rigoroso sui progetti delle opere con volume maggiore a 3000 mq o altezza maggiore ai 10,5 m, per cui una buona parte dei progetti viene verificata. Tuttavia è auspicabile che in tempi brevi venga controllata la totalità dei progetti, per una maggiore garanzia della qualità progettuale degli interventi sul territorio“.
“Rivestono, inoltre, fondamentale importanza gli studi di “Microzonazine Sismica”: essi individuano gli effetti locali di un sisma, informazioni di primaria importanza per il governo del territorio, per la progettazione e per la pianificazione. La legge n. 77/2009 stabilisce, attraverso Ordinanze di Protezione Civile, la possibilità di erogazione di contributi finanziari ai Comuni per la redazione di tali “Piani di Microzonazione Sismica” e per la realizzazione di interventi strutturali per il rafforzamento locale o il miglioramento sismico di edifici. Tuttavia, si tratta di sforzi incoraggianti ma certamente non sufficienti per via delle esigue risorse finanziarie disponibili. La politica deve necessariamente sforzarsi ad incentivare maggiormente tali attività su tutto il territorio regionale“.
“E’ altresì fondamentale – continua Fragale – che vengano adeguati ed aggiornati i Piani di Emergenza comunali, strumenti indispensabili per la prevenzione dei rischi su scala comunale, che raccolgono l’insieme delle procedure operative di intervento per fronteggiare una qualsiasi calamità attesa in un determinato territorio. Al riguardo, la legge n. 100/2012 stabilisce che tutti i Comuni debbano dotarsi di un “Piano di Emergenza” costantemente aggiornato. Tuttavia, attualmente, nonostante l’obbligo dettato dal disposto normativo, ancora poco più del 50% dei Comuni calabresi è dotato di un Piano di Emergenza e la Calabria rappresenta il fanalino di coda rispetto ad altre realtà regionali, assieme al Lazio, alla Campania e alla Sicilia: anche in questo caso è un problema di risorse finanziarie che non permettono ai Comuni di dotarsi di un piano di sicurezza adeguato. Infine, conoscere il nemico consente di potersi meglio difendere, ecco perché è fondamentale erudire la popolazione verso le attività di protezione civile, sui modi comportamentali da tenere durante eventuali eventi simici. Bisogna costantemente verificare l’efficienza del sistema di protezione civile“.
“L’Ordine dei Geologi – conclude il Presidente dell’Ordine dei Geologi della Calabria – proprio per questo motivo, sta organizzando, con grande spirito di servizio, attività divulgative sui terremoti ed i fenomeni idrogeologici, già a cominciare tra gli studenti delle scuole medie, in modo che essi possano essere informati dei rischi cui è esposto il territorio che abitano. Inoltre, i geologi professionisti iscritti all’Ordine, attraverso accordi sia con il Dipartimento di Protezione Civile Regionale che Nazionale, offrono la propria professionalità in caso di emergenze. Se ancora non conosciamo il metodo per prevedere i terremoti, conosciamo i modi per convivere con il rischio sismico, adeguando le strutture che abitiamo e costruendo le nuove costruzioni rigorosamente secondo i criteri antisismici più avanzati. Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha dichiarato che attiverà un piano per la ristrutturazione e la messa in sicurezza degli edifici scolastici di tutta Italia: speriamo che almeno questo piano venga realizzato in tempi brevi“.
Terremoti in Calabria, l’esperto: “abituarsi a covinverci, interventi urgenti di prevenzione e informazione”
