Diabete tipo 1: nel futuro si potrà prevedere con screening precoce e vaccinazione

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DIABETE COPERTINA - CopiaPrevedere grazie a uno screening precoce l’insorgere del diabete di tipo 1, anticipando in qualche modo le mosse della malattia, e magari in futuro anche “vaccinarsi”, prevenendola o rallentandone il decorso.Sono queste le nuove strategie terapeutiche che saranno delineate al convegno che parte oggi della Societa’ italiana di diabetologia (Sid) a Bologna.Grazie a uno studio svolto su 160 famiglie in Sardegna, una delle aree piu’ colpite insieme alla Finlandia, dal diabete di tipo 1, che insorge in eta’ giovanile ed e’ caratterizzato dall’assoluta mancanza di insulina a causa della distruzione completa delle cellule pancreatiche deputate alla sua produzione- spiega il professor Marco Baroni, coordinatore nazionale della Commissione didattica della Sid- e’ stato possibile rilevare la presenza di alcuni autoanticorpi, che identificano la malattia e che sono presenti anche mesi o anni prima della diagnosi. “La precoce identificazione dei soggetti a rischio permette di ridurre la possibilita’ di un esordio acuto della malattia, con chetoacidosi e coma, una condizione talmente grave da rappresentare, nelle sue forme piu’ estreme, un rischio di vita” spiega Baroni. “La possibilita’ di individuare precocemente i soggetti a rischio – aggiunge il professor Stefano Del Prato, presidente della Societa’ Italiana di Diabetologia – puo’ rivelarsi molto utile anche per verificare l’impatto di terapie per prevenire il diabete di tipo 1 o trattamenti per rallentare l’evoluzione della malattia, tanto piu’ che oggi risultati incoraggianti sono stati ottenuti con terapie di immuno-intervento. Una ‘vaccinazione’ con un antigene bersaglio dell’autoimmunita’ potrebbe fornire nuove speranze a quelle persone ad alto rischio in quanto familiari di primo grado di pazienti con diabete di tipo 1”.

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