Viaggio nelle profonde acque del lago artificiale Qiandao tra le rovine di Shi Cheng City: l'”Atlantide cinese”

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SHI CHENGIl lago artificiale Qiandao o “Lago delle mille isole”, in Cina, creato come riserva idrica per la stazione idroelettrica sul fiume Xin’an, non è solo un posto fantastico, noto in tutto il mondo per le acque cristalline, isole esotiche e foreste tropicali, ma poiché custodisce nelle sue profondità Shi Cheng City, nota come la “Città dei leoni” o “l’Atlantide cinese”, un’antica città sommersa, situata fra i 26 e i 40 metri di profondità nelle acque del lago, nella provincia costiera dello Zhejiang, nel sudest del Paese, scomparsa nel 1959 proprio a causa della creazione del bacino idrico. Ai piedi del monte Wu Shi, o “Montagna dei cinque leoni”, esistevano due imponenti città: Shi Cheng, importante centro politico, economico e culturale che prende il suo nome proprio dalla montagna, fondata nel 621 durante la dinastia Tang, e He Cheng, città ancora più antica, fondata nel 208, durante la dinastia Han; un florido porto lungo il fiume Xin’an.

SHI CHENG 1Le due città sono esistite per secoli fino a quando, nel settembre del 1959, sono state sommerse, dopo il completamento, da parte del governo cinese, della centrale idroelettrica del fiume Xin’an, con l’imponente diga Xin Anjiang, la prima più alta di 100 metri costruita in Cina, che ha creato un lago che copre un’area di 573 km quadrati, con 1078 isole e una superficie complessiva di 86 km quadrati, per fornire l’energia alla città di Hangzhou, dato che la capitale della provincia di Zhejiang era in continua espansione. A scomparire nelle acque profonde furono non solo Shi Cheng e He Cheng, ma altre 27 città, 1.377 villaggi e oltre 20.000 ettari di terreni agricoli e circa 290.000 persone dovettero abbandonare le loro case. Le due antiche città vennero completamente dimenticate fino al 2001, anno in cui, una spedizione di sommozzatori, partì alla loro riscoperta.

SHI CHENG 7Fu allora che Qiu Feng, un funzionario locale responsabile del turismo, decise di sfruttare commercialmente il lago Qiandao non solo per le sue acque cristalline mozzafiato, ma anche per effettuare immersioni archeologiche che potessero mostrare la bellezza senza tempo delle città sommerse. Durante l’esplorazione subacquea, la cinta muraria apparve interamente e venne persino riportato in superficie un mattone per dimostrare il ritrovamento di quel mondo sommerso. Il sito, grazie all’acqua, era stato preservato dagli agenti atmosferici e le scalinate di legno erano rimaste intatte e resistenti. Venne persino realizzato un sottomarino per i turisti, anche se il servizio non venne mai attivato per paura dei danni provocati dalle correnti. Shi Cheng è diventato un vero e proprio paradiso per i subacquei e per gli Indiana Jones dallo spirito avventuriero sottomarino. E’ possibile prenotare un’immersione e visitare la città sommersa, luogo misterioso e mitologico con strade pavimentate, templi e case di indiscutibile impatto emotivo, rivolgendosi all’agenzia cinese Big Blue.

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