Maltempo, videodenuncia di Legambiente: la diga del Panaro è molto fragile

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piena panaroE’ un’opera costata circa 30 milioni e dovrebbe proteggere Modena dalle piene del Panaro. Ma dopo l’inaugurazione nel 1999 deve ancora essere collaudata. Per questo la cassa di espansione del fiume Panaro a San Cesario e’ al centro di un videoreportage realizzato da Legambiente Modena (visibile sul sito www.cignoverdeoro.it) che ne denuncia lo stato di scarsa manutenzione e riaccende i fari sulla sicurezza idraulica del territorio. I lavori dell’opera, ricorda l’associazione, iniziarono nel 1974 per salvaguardare i Comuni a valle, compresa Modena, e la cassa fu inaugurata nel 1999 tra gli altri dall’allora assessore provinciale Gian Carlo Muzzarelli, ora sindaco della citta’ della Ghirlandina. Ad oggi pero’, spiega Sabina Piccinini, presidente del circolo Legambiente di San Casario sul Panaro, “ancora non vi e’ la garanzia che la cassa d’espansione possa contenere le piene del fiume”. Inoltre “a monte, la briglia selettiva costruita per impedire ai tronchi di scendere ed ostruire la diga, da tempo e’ andata distrutta, anche a causa della mancanza di manutenzione”. Legambiente rimarca quindi che “una pianificazione corretta della gestione delle acque di piena, con casse di espansione efficienti che tengano basso il livello del fiume, controlli sistematici e periodiche manutenzioni di ripristino di alvei e argini controllo”, deve diventare “una priorita'” nell’agenda politica. E, in replica all’annuncio dell’assessore regionale Paola Gazzolo di ulteriori 23 milioni per la messa in sicurezza idraulica dei bacini dei fiumi, Legambiente commenta: “Per l’alluvione dello scorso gennaio si e’ data la colpa alle tane degli animali. Ora dopo la tragedia finalmente arrivano i fondi per importanti opere di sicurezza idraulica, previste da tempo ma mai realizzate. Vogliamo continuare a dare la colpa alla natura o puntare davvero su manutenzione e la prevenzione?”.

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