Montagna: i consigli del Corpo Forestale per non correre rischi

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fulmini-in-montagna“Le condizioni meteo di questa estate impongono un richiamo all’attenzione per tutti coloro che frequentano la montagna e svolgono comunque attività all’aperto”. E’ il monito che il Corpo Forestale lancia in una nota ai turisti e agli appassionati che si recheranno in questo periodo in aree aperte e in montagna. La Forestale impone di “tenere sempre alta l’attenzione per poter garantire le attività all’aperto in condizioni di sicurezza soprattutto in caso di temporali improvvisi particolarmente frequenti in questa estate” e ricorda che “purtroppo statisticamente sono numerosi anche gli incidenti in montagna durante l’estate”. Dall’inizio del 2014 sono 73 le persone che hanno perso la vita durante un’escursione in montagna e 20 quelli morti sotto una valanga. “Le vittime – si legge in una nota – non sono solo gli occasionali fruitori dei versanti alpini, ma sempre più frequentemente anche esperti rocciatori e alpinisti, come nel caso del Monte Bianco”. Gli incidenti sono da attribuire anche a “fenomeni temporaleschi” e “repentine mutazioni meteorologiche giornaliere” che “mettono a serio rischio coloro che percorrono strade ferrate e vie d’arrampicata su falesie isolate”. Il Corpo forestale ricorda alcune regole di comportamento “per poter fruire dei benefici che dona una gita in montagna in condizioni di sicurezza” e suggerisce di consultare, prima di qualsiasi escursione in alta quota, il bollettino ‘Meteomont’ giornaliero sul sito di previsione meteo che indica eventuali temporali in montagna previsti per le successive 24 ore per ogni settore montano della penisola. Pianificare e programmare in dettaglio la visita contattando per informazioni il comando stazione forestale del luogo “è il modo più opportuno per evitare incidenti e passare una piacevole giornata all’aria aperta”. E’ necessario inoltre “seguire con attenzione l’evoluzione meteorologiche anche durante l’escursione con un adeguato barometro-altimetro per captare ogni cambiamento improvviso di pressione” in quanto “in montagna durante l’estate il tempo cambia repentinamente”. Ci sono anche altri rischi connessi al mal tempo e al suo continuo: fulmini, cadute, scivolamenti, caduta massi, perdita orientamento, perdita visibilità, irraggiamento solare, caldo, umidità, vento, ultravioletti, abbassamenti ed innalzamenti improvvisi delle temperature. La forestale ricorda infine che durante l’anno in alta quota sull’arco alpino, date le diffuse ed intense nevicate registrate nel periodo invernale, è possibile trovare ampie aree coperte da neve e da ghiaccio, “pertanto va posta particolare attenzione nell’attraversare tali zone per rischio di scivolamenti e cadute”.

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