Clima: pazza estate 2014, e i condizionatori restano spenti…!

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condizionatoriTra crisi e maltempo, questa estate 2014 non ha acceso i condizionatori. Neanche per chi li produce. Tanto che il comparto dei componenti per impianti di condizionamento dell’aria ha registrato un calo del fatturato proprio nel periodo a ridosso della stagione estiva, quello in cui, di solito, cominciano le giornate bollenti e l’aria condizionata appare l’unico rifugio. Niente corse, quindi, ad accaparrarsi impianti mobili o fissi, quest’anno. Almeno stando ai dati forniti da Assoclima, l’associazione che rappresenta i costruttori di sistemi di climatizzazione, federata Anima/Confindustria. Nel secondo trimestre di quest’anno, rispetto allo stesso periodo del 2013, il comparto evidenzia un calo del numero di pezzi prodotti pari al 12,7% e il fatturato è sceso del 9,2%. “La situazione è grigia – afferma a Labitalia Alberto Spotti, della segreteria marketing di Assoclima – e si somma ai valori già negativi dello scorso anno: il settore del condizionamento domestico è stato molto influenzato dalla crisi e dal maltempo. I grossisti hanno i magazzini pieni e non fanno ordini ai produttori. I dati sono negativi anche per i condizionatori trasferibili. Va un po’ meglio solo per le macchine professionali destinate a uffici e negozi. E regge l’export, mercato che ha permesso ai nostri costruttori di contenere le perdite di questi anni”. Analizzando nel dettaglio i singoli prodotti tecnici, il calo è netto per i climatizzatori d’ambiente (condensazione ad aria), con il 13% in meno di pezzi e il 12,7% in meno di fatturato, e per i sistemi split e multisplit, con rispettivamente -13,2% e -12,3%. Dati positivi, invece, per i condizionatori packaged e roof top (canalizzabili e non), che registrano variazioni del 26,2% sui pezzi e del 28,7% sul fatturato. Lieve incremento anche per i gruppi refrigeratori di liquido a compressione con condensazione ad aria (1,5% di pezzi e 5,5% di fatturato), meno bene quelli con condensazione ad acqua (-2,5% di pezzi, a fronte però di un aumento del 9% del fatturato). Le unità di trattamento aria evidenziano un aumento di pezzi e fatturato (rispettivamente 21,4% e 4,5%), mentre sono in calo le unità terminali (rispettivamente -11,5% e -8,6%).

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