Ebola: “Si alle precauzioni, no agli allarmismi”

MeteoWeb

Sierra Leone West Africa Ebola“Febbre, vomito e dissenteria sono sintomi comuni a varie malattie”, alla malaria come pure a semplici infezioni batteriche. “Le precauzioni sono giuste”, ma “non possiamo pensare all’Ebola per ogni persona che arriva dall’Africa e presenta una febbre”. Giovanni Rezza, epidemiologo dell’Istituto superiore di sanità, invita a evitare allarmismi dopo il caso della ragazza italiana 23enne atterrata in Turchia dalla Nigeria e ricoverata in quarantena a Istanbul con sintomi sospetti, in attesa dell’esito di controlli messi in atto per confermare una diagnosi di malaria ricevuta in Africa. Secondo fonti della Farnesina, la giovane era di rientro in Italia dal Ciad, doveva fare scalo a Kano in Nigeria, dove però non è scesa, e poi ha fatto scalo a Istanbul dove è stata ricoverata in ospedale a causa del peggioramento avuto in aereo. Il consolato italiano di Istanbul sta seguendo il caso. “Per sospettare l’Ebola davanti a sintomi come quelli descritti – precisa Rezza – bisogna che il paziente abbia avuto rapporti con persone malate e capire se compaiono emorragie”. Detto questo, “non significa che non si debbano usare precauzioni” in attesa di accertamenti. L’esperto dell’Iss fa inoltre notare che finora tutti i casi ‘occidentali’ per cui si è sospettato l’Ebola, in persone diverse dagli operatori che effettivamente erano infettati sul posto, alla fine si sono rivelati falsi allarmi.

Condividi