Ebola: al via negli USA i test del vaccino su cavie umane

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ZMapp ebolaPartono la prossima settimana, negli Usa, i primi test su esseri umani di un vaccino sperimentale contro il letale virus Ebola, nei laboratori dell’Istituto nazionale della salute Usa (Nih) a Bethesda, nel Maryland. L’iniziativa – frutto di una collaborazione tra gli scienziati dell’Nih e la azienda farmaceutica britannica GlaxoSmithKline – mira anzitutto ad osservare la sicurezza del vaccino sulla salute dei volontari, e la capacita’ di generare una risposta immunitaria nei pazienti contro la febbre emorragica. I test iniziali includeranno 20 adulti e gli esperti si aspettano di avere dati sufficienti gia’ entro la fine dell’anno in corso.

SPAIN-LIBERIA-HEALTH-WAFRICA-EBOLA“Determinare la sicurezza del composto e’ assolutamente la prima cosa da fare – ha messo le mani avanti lo stesso Anthony Fauci, direttore del Nih – i risultati ottenuti con questo vaccino sui primati sono significativi, ma in campo medico e scientifico non si puo’ mai sapere. Io stesso sono stato tratto in inganno molte volte nei miei anni di ricerca ed e’ per questo che facciamo i test sulle persone”. Il Nih sta velocizzando gli studi per rispondere all’emergenza epidemica in Africa occidentale. Se il vaccino funzionera’ verra’ usato in primo luogo sui lavoratori medici e della sanita’ impegnati nella lotta alla febbre emorragica: “piu’ di 240 sono stati contagiati nelle zone dell’epidemia – ha ricordato Fauci – e 120 sono morti”. Secondo i media Usa, per le sperimentazioni verra’ usato un mix delle razze virali di Ebola, ‘Zaire’ e ‘Sudan’. I test procederanno nel modo seguente: prima settimana nei laboratori dell’Nih su 20 volontari, poi su 100 volontari in Gran Bretagna. A meta’ settembre, inoltre, test verranno avviati in Gambia e Mali e gli esperti stanno considerando la possibilita’ di ampliarli alla Nigeria. Successivamente, una diversa sperimentazione che usera’ solo la razza ‘Zaire’ del virus dell’Ebola verra’ condotta ad ottobre all’Nih. Il vaccino utilizza una singola proteina del virus dell’Ebola e la inserisce in un virus del ‘raffreddore degli scimpanze’ per generare la risposta immunitaria.

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