OMS: gli attacchi contro i medici favoriscono la diffusione dell’Ebola

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LIBERIA-HEALTH-EBOLA-WAFRICAIn occasione del World Humanitarian Day che si celebra come ogni anno domani, 19 agosto, l’Organizzazione mondiale della sanita’ (Oms) richiama l’attenzione sui “continui attacchi contro operatori sanitari, ospedali, cliniche e ambulanze in Siria, Gaza, Repubblica Centrafricana, Iraq, Sudan meridionale e altre aree”. Lo ha reso noto la stessa Oms attraverso un comunicato. “Medici, infermieri e altri operatori sanitari devono essere autorizzati a svolgere il loro lavoro per salvare vite umane liberi da minacce”, afferma Margaret Chan, direttore generale dell’Oms. Le violenze contro gli operatori sanitari nei paesi dell’Africa occidentale, inoltre, “sono un preoccupante elemento del focolaio del virus Ebola”. Secondo il dottor Richard Brennan, direttore del dipartimento di emergenza per la gestione dei rischi la risposta umanitaria, “gli assalti agli operatori sanitari e alle strutture colpiscono gravemente l’accesso alle cure sanitarie, privando i pazienti del trattamento e delle misure per prevenire e controllare le malattie contagiose”. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanita’, finora le vittime accertate di ebola in Guinea, Liberia, Sierra Leone e Nigeria sono 1.145. Gli effetti negativi degli attacchi all”assistenza sanitaria sono stati “ben documentati nei conflitti come la Siria e Sud Sudan, Gaza”, dove secondo l’Oms “agli operatori sanitari viene impedito di svolgere il loro lavoro essenziale anche al di fuori delle zone di guerra”. In Pakistan e in Nigeria sono stati specificatamente presi di mira i responsabili dei vaccini per la poliomielite, la maggior parte dei quali di sesso femminile. “Proteggere coloro che si prendono cura dei malati e delle persone vulnerabili nelle circostanze piu’ difficili del mondo e’ uno dei compiti piu’ urgenti della comunita’ internazionale”, conclude l’Oms. Si celebra domani il World Humanitarian Day, giornata designata dall’Assemblea generale delle Nazioni unite per rendere omaggio agli operatori umanitari impegnati nel sostegno alle popolazioni bisognose e per ricordare coloro che hanno perso la vita nello svolgimento delle loro funzioni, come accaduto alle 22 vittime dell’attentato agli uffici Onu di Baghdad il 19 agosto 2003. Nel tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza dell’assistenza umanitaria in tutto il mondo e sul ruolo degli operatori umanitari che rischiano la vita, a partire dal 2008 l’Assemblea generale Onu Unite ha designato il 19 agosto come Giornata mondiale umanitaria. L’obiettivo dell’edizione di quest’anno, il cui tema e’ “Il mondo ha bisogno di eroi umanitari”, e’ quello di intraprendere un’articolata campagna di promozione mediatica per sostenere il World Humanitarian Day e accrescere la rilevanza delle celebrazioni in Europa. Per questo il dipartimento per gli Aiuti umanitari e la Protezione civile della Commissione Europea (Echo) ha elaborato un’articolata campagna, a corollario di quanto intrapreso dalle Nazioni Unite. Anche le Nazioni Unite hanno inteso mettere l’accento sull’azione degli operatori umanitari attraverso la produzione della serie Voices from the Field, realizzata da Ocha. Al fine di coinvolgere maggiormente le nuove generazioni, la campagna di Ocha si sviluppa molto sui social media, in particolare Twitter (#HumanitarianHeroes), Facebook e Linkedin, dove e’ possibile condividere il messaggio del World Humanitarian Day. Sempre tramite i social media, si potra’ effettuare l’iscrizione alla piattaforma digitale Messengers of Humanity, creata da Ocha per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi umanitari e sulle principali crisi nel mondo. Attraverso la piattaforma in questione sara’ anche possibile vedere e votare il video ufficiale delle celebrazioni del Whd, One Voice, nominato agli Mtv Music video award nella categoria Best video with a social message.

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