Scontro tra caccia sui cieli di Ascoli, particolari raccapriccianti. Ecco i resti dei “tornado” [FOTO]

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ascoli tornado cacciaI due piloti e i due navigatori che erano sui Tornado che ieri si sono scontrati intorno a Ascoli Piceno non hanno fatto in tempo a lanciarsi azionando il sedile eiettabile e sono probabilmente morti subito, a causa della forte esplosione avvenuta in cielo dopo lo scontro. Al momento sono stati recuperati due corpi e si cerca il quarto ma, in attesa di fare luce sulla dinamica dell’incidente, per la quale bisognerà analizzare le scatole nere degli aerei, i racconti delle ricognizioni sul campo della task-force di soccorritori che da ieri opera tra le frazioni di Roccafluvione e Venarotta forniscono particolari che aiutano a ricostruire parte della tragedia.

tornado caccia ascoliI due corpi finora localizzati sono stati infatti ritrovati molto lontano dal luogo dell’impatto dei jet: uno, il primo rinvenuto stamattina, era a circa un chilometro e mezzo, gli altri due a 700/800 metri. Inoltre due cadaveri erano carbonizzati e mancanti di diverse parti dei corpi, dimostrabile con una forte deflagrazione. L’esplosione in cielo non avrebbe quindi lasciato loro scampo, anche perchè i due Tornado avevano i serbatoi pieni di cherosene, come dimostrano i racconti di una “palla di fuoco” vista da alcuni testimoni oculari e i diversi focolai di incendi nei boschi della zona, dovuti al carburante, che ancora non sono stati completamente spenti.

Sono al momento due e non tre i corpi dei quattro piloti dei Tornado dispersi individuati e recuperati sulle alture di Ascoli Piceno. Lo fanno sapere i carabinieri, spiegando che quello che inizialmente si pensava fosse un terzo corpo e’ invece una serie di resti umani riferibili a uno dei due cadaveri che erano gia’ stati trovati. I militari smentiscono anche che uno dei cadaveri trovati sia del capitano Mariangela Valentini, l’unica donna dei due equipaggi. I due corpi sarebbero di due uomini. Le ricerche nella zona proseguono quindi per trovare gli altri due piloti dell’Aeronautica Militare.

caccia tornado 1Prima c’e’ stata una palla di fuoco, due o tre secondi dopo e’ stata sorvolata da un aereo integro che volava a bassissima quota, forse 30 metri, che e’ andato a schiantarsi su lato della collina dopo essersi infilato sotto i cavi dell’alta tensione“. E’ la testimonianza di Marco Giuliani, il proprietario di una tartufaia in localita’ Castiglione di Rocca Fluvione, al lavoro nei campi al momento dell’incidente aereo tra i due Tornado militari nei cieli sopra Ascoli. Giuliani e’ particolarmente convinto del fatto che il secondo aereo e’ passato subito dopo l’esplosione del primo e che era intatto.

Che poteva essere una catastrofe lo si era capito fin da subito, ma solo oggi, nel capillare lavoro di ricerca dei corpi dei quattro piloti del due Tornado caduti ieri sulle colline dell’Ascolano, si e’ compreso appieno il pericolo corso dai civili. Numerose parti dei due caccia, infatti, sono cadute a ridosso di abitazioni, una ha distrutto un’auto. Per fortuna la zona non e’ densamente popolata, e anche le case sono sparse, ma l’esplosione ha fatto ricadere i pezzi di aereo in un’area molto vasta anche vicino ai centri abitati. Il bilancio e’ solo di un grande spavento, ma non vi sono feriti.

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