Cervello: la pelle più sensibile a carezze e tatto di quanto si creda

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SUDORE DONNA - CopiaLe mani sentono subito piu’ di quanto si creda e, allo stesso modo, ricevere una carezza e’ un’esperienza ricca e fondamentale, in grado di stimolare immediatamente tutti i recettori sensoriali della pelle che la trasmettono al cervello. Lo dimostrano i ricercatori della universita’ di Chicago con una rassegna fatta su oltre 100 ricerche sulle basi fisiologiche del ‘tocco’ svolte negli ultimi 75 anni, pubblicata su Trend in neurology. Al contrario di quanto fino ad oggi creduto dai neurologi, le fibre afferenti, differenti gruppi di recettori e nervi localizzati nella pelle, si attivano sempre e tutte insieme quando si sfiora un qualsiasi oggetto o si riceve uno sfioramento, un tocco, una carezza. I recettori non agiscono affatto in modo differenziato in base al tipo di materiale o all’entita’ del tocco. “Fino ad oggi si e’ creduto che a stimoli e materiali diversi reagissero recettori diversi della pelle” – spiega in una nota stampa Sliman Bensmaia, a capo dell’indagine – “Invece si trattava di metodiche di registrazione meccaniche delle sensazioni non complete e fuorvianti. Le ricerche piu’ nuove effettuate con sistemi di rivelazione piu’ sofisticati, impiegati per esempio per aiutare i non vedenti a leggere, dimostrano invece che tutti i recettori, da quelli di tipo 1 (SA1) ai corpuscoli di Meissner (recettori RA) a quelli di Vater-Pacini (recettori PC), tramettono insieme le informazioni al cervello, che siano riferite a materiali, forme, vibrazioni e consistenze differenti”. “Ogni volta che si tocca qualcosa o si viene sfiorati i sensi si attivano tutti, nessuno escluso, come i musicisti che suonano insieme per un concerto” – conclude Bensmaia – “Ogni esperienza tattile, ogni carezza e’ ricca, piace al sistema nervoso ed e’ fondamentale per la vita umana”.

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