Clima, il ministro Galletti a New York: “anche i privati facciano la loro parte”

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clima_02Nella lotta ai cambiamenti climatici anche il privato deve fare la sua parte: “Usare meno materie prime e produrre meno rifiuti e’ l’obiettivo indispensabile per il 21.mo secolo se si vuole salvare il Pianeta”. Lo dichiara all’ANSA il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, a New York per le riunioni sul clima. oggi il Major Economy Forum on Climate and Energy, domani il vertice sull’ambiente all’Onu e l’indomani l’inaugurazione dei lavori dell’Assemblea generale. “Il modo di produzione del Novecento che usa troppe materie prime non rinnovabili e produce troppi rifiuti non puo’ piu’ essere replicato”, spiega Galletti: “Bisogna sperimentare nuovi metodi, nuovi strumenti e pratiche produttive per la riduzione del CO2 nella consapevolezza che la protezione dell’ambiente diventa motore di sviluppo economico”. Ieri Galletti ha partecipato con altre 310 mila persone tra cui il segretario generale Ban Ki moon alla marcia di New York sul clima, un “Game Changer” che ha puntato i riflettori sull’importanza di una “sfida politica” che “si vince a livello globale”. Compito della politica e’ raccogliere il messaggio: “Quando la richiesta della gente e’ cosi’ forte, sarebbe irresponsabile non dare una risposta, ma la scienza ci aiuta”. Il vertice di domani al Palazzo di Vetro con 120 capi di Stato e di governo – per l’Italia parlera’ il premier Matteo Renzi – e’ un passaggio essenziale per la sensibilizzazione dei leader della Terra: “Si stanno facendo passi avanti e il lavoro continua verso le tappe di Lima e di Parigi nel 2015”. Galletti e’ ottimista, convinto “al cento per cento” che tra un anno nella capitale francese si arrivera’ a un accordo. Quanto all’Europa, il ministro e’ a New York anche in rappresentanza della presidenza di turno della Ue. L’obiettivo del semestre italiano e’ di arrivare alla riunione dei capi di Stato e di governo europei del 23 ottobre con un accordo quadro giuridicamente vincolante che punti alla riduzione di almeno il 40 per cento delle emissioni inquinanti entro il 2030: “E’ un accordo ambizioso”, ha commentato il ministro: “E sarebbe una grande soddisfazione se ci si arrivasse entro il semestre di presidenza del nostro Paese”.

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