Inondazioni in Kashmir, quasi 500 morti: altissimo rischio di epidemie

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INDIA-KASHMIR-WEATHER-FLOODLe autorita’ di India e Pakistan continuano ad essere in stato di emergenza a causa delle inondazioni che hanno sconvolto il Kashmir, causate da piogge battenti monsoniche. Numerosi fiumi sono straripati, con un bilancio complessivo, ancora provvisorio, di almeno 480 morti (280 in Pakistan e 200 in India) e centinaia di migliaia di persone rimaste intrappolate dalle acque e gettate nella disperazione. Per il fatto che da alcuni giorni non piove piu’ e che le previsioni meteorologiche sono favorevoli nella settimana a venire, le acque sono scese di livello, ma la situazione e’ lungi dall’essere ritornata alla normalita’. Militari del Genio pachistani, ad esempio, sono intervenuti oggi per far saltare con la dinamite gli argini di fiumi in piena che minacciavano due grandi citta’ (Muzaffargarh e Multan), mentre i soccorritori in India hanno annunciato di aver evacuato 130.000 persone, ammettendo pero’ di non essere ancora riusciti a raggiungerne altre 300.000 bloccate in centri abitati della Valle. A mano a mano che passano i giorni, il pericolo e’ quello di possibili epidemie di gastroenterite, colera e congiuntivite, perche’ la violenza delle acque ha distrutto tutto e interrotto la distribuzione di acqua potabile, un bene di cui ora dispone solo il 20% della popolazione. Kashmir_region_2004Un dottore volontario, Mohammad Farhan Malik, ha descritto la situazione a Srinagar, citta’ indiana di oltre un milione di abitanti come “caotica”. “Solo in una moschea della citta’ – ha dichiarato – ci sono 20.000 persone che hanno bisogno di tutto. Dobbiamo prepararci al peggio. E qui ci sono solo una decina di medici ad affrontare una allarmante situazione sanitaria”. E’ impossibile ancora fare un bilancio dei danni causati dall’ondata di maltempo perche’ all’interno del Kashmir, sia nella zona indiana sia in quella controllata dal Pakistan, ci sono decine e decine di villaggi che sono stati spazzati via. “La gente e’ furiosa – ha detto da parte sua R.K. Khan, ufficiale della polizia indiana – e nei giorni scorsi alcuni elicotteri carichi di generi di prima necessita’ non hanno potuto atterrare perche’ fatti segno a lanci di pietre”. In Pakistan, il governo ha lanciato un piano speciale di assistenza per 700.000 persone che hanno dovuto abbandonare le loro case, le piantagioni ed il bestiame, ed ora non hanno piu’ nulla per tirare avanti. Da parte sua il premier indiano Narendra Modi ha ordinato una mobilitazione generale per alleviare per quanto possibile il dolore degli abitanti del Kashmir ed oggi ha pubblicato un avviso su tutti i giornali a suo nome chiedendo agli indiani di versare contributi nel fondo speciale governativo per gli aiuti ai sinistrati

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