L’uragano Gonzalo ha raggiunto l’Italia (come confermato ufficialmente dalla WMO), provocando venti impetuosi e qualche temporale nella scorsa notte e stamattina al centro/nord: da segnalare soprattutto raffiche di 130km/h a Torino, 100km/h a Udine, 90km/h a Cagliari e 85km/h a Bologna tra le principali città, ma diffusi valori di oltre 150km/h in Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Sardegna, con picchi di 180km/h sull’Appennino centro/settentrionale. Venti tipici degli uragani di 2^ categoria, e ben più forti rispetto a quelli che ieri hanno sferzato le isole Britanniche provocando una scia di morte e distruzione nel Regno Unito.
I forti venti stanno provocando violente mareggiate con onde altissime (al largo di Alghero la boa ufficiale dell’ISPRA ne ha misurata stamani una di 16,8 metri!), ed è ancora soltanto l’inizio: mentre al centro/nord è tornato a splendere il sole, i fenomeni si stanno per accanire con veemenza al Sud dove avremo tre giorni di maltempo tempestoso fino a venerdì sera, con qualche strascico anche nel weekend quando, soprattutto sabato, si verificheranno gli ultimi fenomeni d’instabilità residua quando poi l’uragano si sarà spostato su Grecia e Turchia. Attenzione proprio a venerdì e sabato: tra il mar Jonio e il mare Egeo, quindi tra Italia, Grecia e Turchia, “Gonzalo” potrebbe ritrovare le caratteristiche tropicali che aveva in pieno atlantico, evolvendo nuovamente in TLC a causa delle acque calde del Mediterraneo che gli stanno ridando vigore ed energia dopo che si era indebolito nelle scorse ore transitando nel nord Atlantico più freddo, e nelle pianure dell’Europa centrale.
Al Sud avremo tre giorni di maltempo tempestoso: oggi pomeriggio i fenomeni più estremi ma veloci, accentuati dai contrasti termici, durante l’arrivo del fronte freddo che farà crollare le temperature di molti gradi in poche ore: si potranno verificare trombe d’aria e grandinate, con venti impetuosi che arriveranno ad oltre 110km/h sia nel basso Tirreno tra Calabria e Sicilia, sia nel basso Adriatico in Puglia, con conseguenti mareggiate furiose. Poi tra domani, giovedì 23, e dopodomani, venerdì 24, i venti resteranno tesi ma andranno ad attenuarsi, e sarà il turno delle piogge torrenziali che interesseranno il basso Tirreno tra Calabria e Sicilia, e il medio/basso Adriatico tra Marche, Abruzzo, Molise e Puglia. Proprio in queste due aree (evidenziate nella mappa accanto) è possibile che si verifichino nuove alluvioni, in quanto sono previsti picchi di oltre 150mm–200mm di pioggia. Stavolta però farà freddo e sui rilievi cadrà tanta neve, non solo sulle Alpi (dove sarà copiosa al nord/est e nelle zone di confine con l’Austria nella giornata di domani sin dalle quote collinari), ma anche sull’Appennino dai 1.500 metri in si. Per monitorare la situazione in diretta seguite le nostre news in tempo reale e le pagine del nowcasting: satelliti, situazione, fulminazioni, radar e webcam. Sulla nostra pagina facebook trovate ulteriori aggiornamenti e potete interagire con la Redazione inviando foto, segnalazioni o qualsiasi tipo di riflessione. Scriveteci e inviateci le foto anche all’indirizzo di posta elettronica, redazione@meteoweb.it.