L’Italia attende l’arrivo di Gonzalo, previsto per le prossime ore: la tempesta sta sferzando pesantemente le isole Britanniche dove ha provocato danni gravissimi e purtroppo anche un morto e diversi feriti nelle scorse ore. I resti dell’uragano hanno provocato sulle isole Britanniche venti fino a 174km/h, veramente impetuosi, e adesso si stanno continuando a muovere verso sud/est, sull’Europa centrale, dove avanza il fronte freddo ma il sistema perturbato continua ad indebolirsi. Attenzione, però, a quello che succederà nelle prossime ore.
Una volta raggiunta l’Italia e valicate le Alpi (nella tarda serata di oggi), i resti di “Gonzalo” raggiungeranno le miti acque del Mediterraneo e si rinforzeranno nuovamente dando vita ad un nuovo ciclone che scatenerà un’autentica tempesta che si concentrerà per tre giorni al Sud Italia e poi nel weekend si abbatterà, con ancora più violenza, tra Grecia e Turchia dove potrebbe evolvere addirittura in TLC, cioè in un vero e proprio ciclone Mediterraneo.
Ovviamente tutto nasce da Gonzalo che è riuscito a scombussolare gli assetti barici europei, sta per demolire l’anticiclone che da più di due settimane sta garantendo sull’Italia centro/meridionale un clima assurdo per il periodo, tipicamente estivo, sempre stabile e con temperature da record. Gonzalo è riuscito a resistere anche al transito sulle fredde acque del nord Atlantico e alle pianure dell’Europa centrale, e ritroverà vigore proprio nel Mediterraneo. Il suo arrivo sull’Italia è ormai questione di ore: sfonderà i valichi alpini e la Valle del Rodano stasera intorno alle 21:00, minuto più minuto meno. E allora entriamo nei dettagli in un FOCUS previsionale illustrando il brusco peggioramento ormai imminente.
Il maltempo inizierà a fare sul serio dalla serata di oggi, appunto dopo le 21, quando irromperanno i primi forti venti di maestrale tra Corsica e Sardegna, venti che si rinforzeranno nella sera/notte raggiungendo i 140km/h con raffiche addirittura superiori nella zona delle Bocche di Bonifacio. Inutile sottolineare le conseguenti violente mareggiate che ne seguiranno. Ma in serata, all’arrivo del fronte freddo, si scateneranno anche forti venti e tempeste di neve sull’arco Alpino, tra Svizzera e Austria ma anche nei versanti settentrionali delle Alpi italiane più vicine al confine. Tempeste di neve che si intensificheranno in nottata fino a domattina, quando la quota neve crollerà fino ai fondovalle o comunque alla bassa collina (localmente, addirittura, fino ai 400–500 metri di altitudine). Stasera avremo anche forti temporali al nord/est, tra Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Soprattutto in Friuli Venezia Giulia dalle 22:00 in poi si verificheranno fenomeni estremi, con temporali anche intensi, possibili trombe d’aria e forti grandinate. Nella notte i fenomeni inizieranno a “scivolare” verso sud, interessando l’alto Adriatico, le Venezie, il Polesine e la Romagna.
Domani, mercoledì 22 ottobre, il maltempo si estenderà gradualmente entro sera a tutto il Paese. In Sardegna e al nord/ovest splenderà il sole, ma con forti venti di maestrale. Al centro/sud, invece, oltre ai forti venti ci sarà anche maltempo. Le temperature crolleranno di oltre 10°C in tutto il Paese, tanto che la neve arriverà addirittura sull’Appennino centro/meridionale, con accumuli dai 1.500 metri in su e delle fioccate anche più in basso. Il maltempo colpirà soprattutto Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia, in modo particolare nel pomeriggio/sera. Sarà una giornata di maestrale impetuoso con venti forza 10 e violente mareggiate in tutte le coste esposte. Tra Sardegna e Sicilia avremo onde alte addirittura più di 10 metri. Il maltempo continuerà anche nei due giorni successivi, tra giovedì 23 e venerdì 24 ottobre, quando i venti saranno in attenuazione ma le precipitazioni diventeranno ancora più intense e abbondanti specie nel basso Adriatico e nel basso Tirreno: Abruzzo, Molise e Puglia le Regioni più colpite, ma anche in Basilicata, Calabria e Sicilia il maltempo farà sul serio.
Saranno tre giorni di maltempo tempestoso: nei mari intorno al meridione si formeranno decine di trombe marine a causa proprio dei contrasti termici tra il freddo in arrivo e il caldo persistente ai bassi strati. Soprattutto domani – inoltre – durante i temporali più intensi, accentuati dai contrasti termici, avremo violente grandinate. Massima allerta per i fenomeni estremi che investiranno le Regioni meridionali dopo due settimane abbondanti dal clima tipicamente estivo. Improvvisamente arriva l’autunno che, anzi, avrà sembianze subito invernali. E ovviamente un ribaltone così brusco non sarà indolore.
Per monitorare la situazione in diretta seguite le nostre news in tempo reale e le pagine del nowcasting: satelliti, situazione, fulminazioni, radar e webcam. Sulla nostra pagina di facebook trovate ulteriori aggiornamenti e potete interagire con la Redazione inviando foto, segnalazioni o qualsiasi tipo di riflessione. Inviateci le foto anche all’indirizzo di posta elettronica, [email protected].