Alluvione Genova: “Dire che la città è fragile non è un alibi”

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alluvione genova“Ho letto in un commento che non serve dire che il nostro territorio è fragile: però questa è la verità e ripeterlo significa solo non cercare alibi ma indicare una priorità del Comune, il tentare con tutte le forze di rimediare a guasti profondi”. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco di Genova, Marco Doria, rispondendo alle critiche di alcuni cittadini dopo l’ennesima alluvione che ha colpito il capoluogo ligure.
“Accetto – ha sottolineato Doria – le critiche anche dure che mi vengono rivolte e le valuto con obiettività, ritenendole comunque un monito a che il Comune si impegni sempre più in un’azione davvero difficile come quella della messa in sicurezza del nostro territorio”.
“Questa amministrazione – ha ricordato il primo cittadino di Genova – ha ottenuto nel 2012-2013 finanziamenti dallo Stato per realizzare lo scolmatore del Fereggiano, il torrente esondato con conseguenze tragiche nel 2011”. “Presentando quel progetto e impegnandoci per ottenere su di esso finanziamenti non certo scontati ma esito di un lungo lavoro politico, abbiamo compiuto -ha affermato Doria- una scelta precisa: quella di raccogliere e destinare risorse finanziarie pubbliche alla sicurezza della nostra città e dei nostri cittadini”. “In un incontro svoltosi a Genova con rappresentanti del governo -ha proseguito il sindaco di Genova- abbiamo avuto l’assicurazione che i lavori per completare il rifacimento della copertura del tratto terminale del Bisagno saranno finanziati dallo Stato”. “Nel primo caso -ha precisato- si tratta di fatti: questa settimana si cominceranno a valutare le offerte delle imprese per assegnare l’esecuzione dei lavori. Nel secondo si tratta di un impegno il cui rispetto saremo chiamati a pretendere. In entrambi i casi -ha spiegato Doria- dovremo lavorare e non smettere di farlo sino a quando le opere saranno realizzate”. “Solo allora -ha concluso il primo cittadino- potremo dire di avere raggiunto un obiettivo importante e di poterci sentire più sicuri”.

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