”È una via crucis che si ripete, per la quarta volta, l’ultima nel 2011. E questa volta è stata anche peggiore. Gente che ha perso nuovamente tutto, il lavoro, il sostentamento, famiglie intere con bambini piccoli, che dovrebbero ancora una volta ricominciare la propria attività ma ho sentito che alcuni non saranno più in grado. A parte la questione dell’allerta, servono interventi pubblici massicci, tempestivi e certi”. Lo ha detto l’arcivescovo di Genova e presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, terminata la visita in Borgo Incrociati, uno dei luoghi più colpiti dall’alluvione a Genova, dove ha perso la vita Antonio Campanella. Secondo Bagnasco, ”servono interventi massicci da parte delle amministrazioni, statali e locali, e tempestivi. E’ assurdo è vergognoso che le burocrazie, di qualsiasi tipo siano, blocchino fondi che ci sono e che sono necessari per risolvere questo tipo di problemi o per venire incontro a queste persone che veramente soffrono per se è per le proprie famiglie.La gente – ha aggiunto – reagisce sempre, con forza, generosità, determinazione e caparbietà ma non bisogna confidare sulle energie spirituali, morali e psicologiche senza fine, bisogna che la città reagisca insieme, e si faccia presente”.