Cosmologia, studio del clima grazie alla perforazione dei ghiacci delle calotte, progetti di lungo periodo, almeno 10-15 anni, e internazionali: sono questi gli obiettivi cui punta la ricerca italiana in Antartide. Lo ha detto il presidente della Commissione scientifica nazionale dell’Antartide (Csna) del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide (Pnra), Carlo Alberto Ricci, a margine del convegno sulla biologia antartica organizzato a Napoli, presso l’Istituto di Bioscienze e BioRisorse (Ibbr) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). ”Il programma 2014-2016 presentato al ministero dell’Universita’ e Ricerca – ha proseguito Ricci – ha questa visione strategica: prendere parte a progetti impegnativi, costosi, di lunga durata, internazionali perche’ incentrati su temi che un Paese da solo non puo’ portare avanti”. Fra questi vi e’ l’esperimento di cosmologia Qubic, presso la stazione italo-francese Concordia, per l’osservazione della radiazione cosmica di fondo, ossia l’eco fossile del Big Bang, al fine di comprendere l’origine dell’universo. Il programma italiano della prossima ricerca italiana in Antartide, ha spiegato il presidente della Csna, punta anche a partecipare a progetti di perforazione sia di sedimenti marini sia di ghiaccio continentale per studi sulla storia del clima, come i programmi internazionali Iodp (Integrated Ocean Drilling Program) e Ipics (International Partnerships in Ice Core Sciences). Entrambi puntano a ricostruire la storia del clima e dell’atmosfera terrestre grazie alle informazioni intrappolate nei sedimenti dei fondali oceanici e ai ghiacci accumulati sulle aree continentali delle regioni polari.
Antartide: cosmologia e studio del clima nel futuro della ricerca
