“L’emergenza Ebola rischia di capovolgere i risultati ottenuti nei Paesi colpiti per quanto riguarda gli Obiettivi del Millennio. Questa sfida, cosi’ come quella del cambiamento climatico e del tasso elevato di disoccupazione, rafforza ancora una volta la necessita’ di un’azione collettiva globale”. Cosi’ Sebastiano Cardi, rappresentante permanente italiano al Palazzo di Vetro, ha aperto i lavori della Seconda Commissione dell’Assemblea Generale Onu, di cui e’ presidente.
“Un’azione multilaterale e’ assolutamente essenziale per un futuro prospero e sicuro per tutti”, ha aggiunto Cardi sottolineando l’importanza che tutti gli Stati e le organizzazioni interessate contribuiscano a questo sforzo. Per il delegato italiano la globalizzazione, la rapida urbanizzazione e il cambiamento climatico hanno dimostrato che sfide e rischi dello sviluppo sono altamente correlati, intergenerazionali, e universali. “Le decisioni politiche che prendiamo in un dato ambito possono contrastare o migliorare i risultati in altri settori – ha aggiunto – le scelte in materia di infrastrutture, energia, istruzione, strutture istituzionali e sociale avranno un impatto a lungo termine su sostenibilita’ e benessere delle persone”. L’ambasciatore ha notato che la Seconda Commissione deve raggiungere nuovi obiettivi nell’interconnessione tra queste dimensioni: “Dobbiamo sviluppare nuovi strumenti per politiche macroeconomiche efficaci che possano fungere da moltiplicatori di crescita e favorire l’inclusione sociale”, ha aggiunto, precisando che i bond a impatto sociale sono un modo per stimolare nuovi finanziamenti per lo sviluppo sostenibile. Un’altra area di discussione e’ il collegamento tra lavoro normativo e attivita’ operative per lo sviluppo, cosi’ come la definizione di una nuova partnership globale. E l’attenzione va concentrata inoltre sulle sfide dei Paesi che si trovano in situazioni particolari.
