Burano è un’isola della Laguna di Venezia Settentrionale, situata 11 Km a nord-est di Murano e Venezia. Si narra che gli abitanti di Altino, per sfuggire alle invasioni barbariche, si rifugiarono nelle varie isole della Laguna, dando a queste i nomi delle sei porte della città: Murano, Mazzorbo, Burano, Torcello, Ammiana e Costanziaco. Il nome Burano, in particolare, deriva dalla Porta Boreana, così chiamata perché collocata a nord-est… direzione da cui soffia la bora.
Tante le ipotesi circa l’origine dell’isola, sostenute da diverse scuole di pensiero. Secondo alcuni, Burano non è sorta dove si trova attualmente e da alcuni testi si legge che era collocata più vicina al mare, ma gli abitanti l’abbandonarono a causa delle forti correnti marine che allagavano la terra e per via dei venti che la corrodevano. Da altre fonti, invece, emerge che Burano sia sempre stata dove risiede oggi, godendo di un’ottima posizione geografica. Pare, infatti, che la continua ventilazione dell’isola sia riuscita a tenere lontana da essa la malaria. L’isola lagunare, sin dalle origini della sua storia, sin da quando, tra Medioevo e Rinascimento, le palafitte degli abitanti locali evolsero in edifici in mattoni, ha sviluppato le caratteristiche facciate dalle tinte vivaci, accese, bellissime, che le valgono la menzione tra i 10 luoghi più colorati del pianeta.
Si narra che i pescatori, di ritorno alle proprie case dopo una giornata di lavoro, avvolti dalla nebbia che ricopre Burano durante la stagione invernale, riuscissero a riconoscere più facilmente le loro case per via dei loro diversi colori, dal verde pisello al lilla, dall’azzurro al giallo, riflessi nelle acque verdi dei canali. Un ambiente singolare, quello dell’isola, in cui si respira ovunque serenità, tra i verdeggianti balconi e le anziane intente a ricamare col tombolo. Ma Burano è anche arte, attirando sin dai primi del 900 molti pittori, tanto che sorse la Scuola di Burano; più che una scuola; una stagione importante per la pittura moderna veneziana. L’isola è nota pure per l’arte del merletto, sostenuta dalla doganessa Morosina Morosini e da Giovanna Duodo, moglie del doge Pasquale Malipiero. Il celebre “punto Burano” o “punto in aria, sin dal XV, rese Burano famosa in tutta Europa: la creazione è così definita poiché non è appoggiata alla tela, né ad alcun altro tessuto di fondo. Un luogo unico, dove persino i panni stesi fanno da pendant con il coloratissimo ambiente circostante. Gli amanti delle foto a colori, visitando questo posto, avranno a disposizione un caleidoscopio over size che va ben oltre Photoshop!