Un vice sceriffo della contea di Dallas, in Texas, ha mostrato i sintomi dell’Ebola, dopo che nei giorni scorsi era entrato nell’appartamento in cui viveva Thomas Eric Duncan, il malato liberiano morto ieri. Lo hanno riferito le autorità di Frisco, la cittadina in cui vive l’uomo, Michael Monnig.
Monnig è stato ricoverato a Frisco per problemi di stomaco, poi è stato trasferito all’ospedale Texas Health Presbyterian di Dallas per “possibile esposizione al virus Ebola”. Era stato per circa mezz’ora nell’appartamento in cui Duncan aveva vissuto, dopo che questi era stato ricoverato il 28 settembre. Le autorità hanno precisato che l’uomo non era stato inserito nella lista dei 48 monitorati, proprio perché non era mai entrato in contatto diretto con il liberiano. Potrebbe però aver avuto contatti con i suoi familiari. Secondo le autorità di Frisco il rischio che Monnig sia stato contagiato è minimo.
Intanto Tom Frieden, il direttore dell’istituto americano per la salute Centers for Disease Control and Prevention, ha tenuto una conferenza stampa sulla malattia. “Qualsiasi cosa faremo, non potremo ridurre a zero il rischio in questo Paese”, ha detto. E sul nuovo paziente ha aggiunto: “Stiamo parlando di qualcuno che non ha avuto un contatto definito o sintomi definiti di Ebola, di cui ci si sta occupando. Stiamo controllando gli altri 48 e nessuno di loro sinora ha avuto febbre o sintomi”.