Delfino squartato a Golfo Aranci, ENPA: fatto gravissimo

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delfino scuoiato sardegna“Un fatto gravissimo e inaccettabile, un gesto di una violenza cosi’ efferata da far gelare il sangue. Mi chiedo chi possa essere stato cosi’ disumano da compiere un simile scempio sul corpo del cucciolo di cetaceo e poi gettarlo via, abbandonandolo su una spiaggia, come se si trattasse di un rifiuto e non di un essere senziente a cui e’ stata tolta la vita”. Cosi’ Emanuele Deiana, consigliere nazionale dell’Enpa, che commenta a caldo il ritrovamento, su una spiaggia di Golfo Aranci, del corpo di un cucciolo di tursiope, scuoiato da qualcuno che evidentemente sapeva bene come procedere. In attesa che vengano compiuti i rilievi e le indagini del caso la Protezione Animali ha gia’ attivato il proprio ufficio legale e sta per presentare una denuncia contro ignoti. L’Enpa, infatti, ritiene che “le operazioni di sezionamento praticate sul tursiope, al quale sono state asportate le parti commestibili, debbano fare ricondurre il tragico fatto al mercato nero del musciame (il traffico illecito della carne di delfino essiccata, ndr)”. Trattandosi di una specie particolarmente protetta dalla Cites, nonche’ dalle normative italiane, “i delfini non possono in alcun modo essere pescati, uccisi, commercializzati e destinati al consumo alimentare- precisa il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri- anche perche’ gli esemplari presentano un alto rischio di contaminazione da sostanze xenobiotiche e parassiti, altamente pericolosi per la salute umana. La questione, dunque, chiama in causa aspetti di natura non soltanto penale, ma anche sanitaria”.

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