Ebola: confermato il primo caso negli Stati Uniti

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ebola usaNegli Stati Uniti è stato diagnosticato il primo caso di Ebola: si tratta di un paziente ricoverato in isolamento a Dallas, Texas, rientrato di recente da un viaggio in Liberia, paese dell’Africa occidentale colpito dall’epidemia in corso dall’inizio dell’anno. Lo ha confermato il Centers for Disease Control and Prevention (Cdc), organismo di controllo sulla sanità pubblica degli Stati Uniti, in una conferenza stampa tenuta nel suo quartier generale ad Atlanta.
“Non ho dubbi che controlleremo questo caso e non si diffonderà nel paese, ma non escludo che i parenti e le persone entrate in contatto con lui si ammalino”, ha dichiarato il direttore del Cdc, Thomas Frieden, escludendo per ora altri casi in Texas, ma mantenendo alto il livello di allerta.
ebolaIl paziente, un uomo, è ricoverato al Texas Health Presbyterian Hospital; come ha confermato Frieden, ha accusato i primi sintomi dopo essere rientrato dalla Liberia. L’uomo è partito il 19 settembre scorso dalla Liberia ed è atterrato negli Usa il 20 settembre. I sintomi sono comparsi 4-5 giorni dopo, il 24 settembre. Il 26 ha ricevuto le prime cure. La persona è entrata in isolamento il 28 settembre e ieri sono arrivati i risultati dei test. Il Cdc ha anche ricordato quali sono i protocolli che saranno seguiti: curare il paziente, massimizzare le sue possibilità di guarigione e identificare tutte le persone che sono entrate in contatto con lui. Quest’ultime saranno controllate per i prossimi 21 giorni e curate con gli stessi protocolli, se svilupperanno la malattia. Intanto gli esperti del Cdc si stanno recando a Dallas. Anche le autorità texane hanno confermato che non ci sono rischi per i cittadini dello Stato. A differenza degli altri quattro pazienti americani trattati (e poi guariti dal virus), in questo caso la malattia è stata diagnosticata in America e non in Africa. Intanto in Africa occidentale continua l’epidemia che finora ha causato la morte di oltre 3.000 persone.

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