L’ospedale di Dallas dove Thomas Eric Duncan è morto di ebola e due infermiere hanno contratto il virus si scuserà oggi davanti al Congresso statunitense per gli errori commessi.
Ieri, è stato pubblicato online il discorso che il dottor Daniel Varga, il direttore sanitario dell’azienda Texas Health Resources, che gestisce il Texas Health Presbyterian Hospital, terrà davanti alla sottocommissione di vigilanza e inchiesta della Camera. Varga, che è anche il vicepresidente dell’azienda, ammetterà che si sono verificati dei problemi in ospedale, che hanno portato a errori nella valutazione delle condizioni di salute di Duncan.
“Purtroppo, nell’iniziale trattamento del signor Duncan, nonostante le nostre migliori intenzioni e un team medico altamente specializzato – dirà Varga – abbiamo commesso degli errori. Non abbiamo diagnosticato correttamente i suoi sintomi come quelli dell’ebola. Siamo profondamente dispiaciuti”. Il direttore sanitario aggiungerà che l’intera equipe medica è “devastata” per la morte di Duncan, il 42enne liberiano deceduto l’8 ottobre. L’uomo si era presentato in ospedale due settimane prima, ma era stato rimandato a casa; tre giorni dopo, con l’aggravamento delle sue condizioni, era stato ricoverato in isolamento. Negli ultimi giorni, due delle infermiere che lo hanno avuto in cura, Nina Pham e Amber Vinson, sono risultate positive all’ebola. “Molto è stato detto su come la signorina Pham abbia contratto l’ebola. E’ conosciuta come un’infermiera altamente preparata e ha usato tutte le misure di protezione previste dal protocollo dei Cdc (i Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie, ndr), quindi non sappiamo esattamente come e quando sia stata infettata”. Il direttore sanitario affermerà poi che “stiamo facendo tutto il possibile per trovare le risposte”. Il direttore sanitario parlerà anche delle informazioni non corrette diffuse attraverso gli organi di stampa: “Nel nostro sforzo per comunicare in modo veloce e trasparente con il pubblico abbiamo inavvertitamente fornito informazioni non accurate che abbiamo dovuto correggere”, contribuendo a far aumentare la paura e la confusione tra le persone.
Ebola, l’ospedale di Dallas si scusa: “Abbiamo commesso errori”
