Nina Pham, l’infermiera di 26 anni che ha contratto l’ebola a Dallas, in Texas, a contatto con Thomas Eric Duncan, morto l’8 ottobre, ha ricevuto una trasfusione di sangue dal dottor Kent Brantly, guarito dopo essersi ammalato in Liberia. La donazione di plasma è stata confermata agli organi di stampa statunitensi dalla nonprofit Samaritan’s Purse, il gruppo con cui si trovavano in Africa occidentale Brantly e la missionaria Nancy Writebol, i primi due statunitensi ad aver contratto il virus. I due avevano anche ricevuto un farmaco sperimentale, lo ZMapp; Brantly, dopo la guarigione, ha donato il sangue a tre malati, compresa Pham, perché gli anticorpi sviluppati possono essere d’aiuto; non ha invece potuto donarlo a Duncan, per incompatibilità. Le condizioni dell’infermiera texana, di origini vietnamite, sono state definite “stabili”. Pham è la prima persona ad aver contratto il virus negli Stati Uniti.
Ebola, USA: il sangue del medico guarito donato all’infermiera contagiata
