L’eczema è un disturbo cutaneo molto frequente, di cui esistono diverse tipologie. La più diffusa è l’eczema da contatto (anche detto eczema allergico), provocato dal contatto con agenti fisici ( es. calore, luce solari, radiazioni ecc.),meccanici, chimici, microbici, iatrogeni ecc. Pensiamo, ad esempio, alle sostanze contenute nei prodotti cosmetici (es. deodoranti, smalto per unghie, tinture per capelli), a quelle per la pulitura (es. saponi, detersivi) e per la tintura degli abiti, oppure alle sostanze presenti in fiori, piante, verdure e medicinali (es. antibiotici o antistaminici).
TIPOLOGIE E CAUSE: Molto spesso, l’eczema da contatto è dovuto a fattori di tipo occupazionale, legato a sostanze maneggiate durante l’esercizio della professione. Tra le categorie di lavoratori più a rischio: imbianchini, operai edili e tessili, fornai, pasticceri, pittori. Abbiamo, inoltre, l’eczema atopico, che può essere dovuto all’ingestione o inalazione di alcune sostanze o a fattori genetici, immunologici ed ambientali; l’eczema seborroico, che colpisce principalmente cuoio capelluto, orecchio e viso, di cui una causa principale potrebbe essere il lievito Pityrosporum, l’ eczema disidrosico (disidrosi bollosa), diffuso nelle persone adulte o anziane, che può essere legato ad stress molto intenso, ma viene introdotto, il più delle volte, da un’irritazione della pelle o da un eczema atopico; provocato dal contatto con calcestruzzo, cemento o altri materiali specifici.
SINTOMI: Tra i sintomi più diffusi: macchie di colore roso o tendenti al marrone, cuteispessita, screpolata, squamosa; prurito intenso, ipersensibilità, desquamazione e, in alcuni casi, vescicole. Le parti del corpo più colpite sono: zona dietro le orecchie, guance, braccia, gambe, pieghe dell’inguine, sebbene le zone varino a seconda dell’età: in genere, nei bambini e negli adulti, l’eczema interessa viso, collo, interni dei gomiti, ginocchia e caviglie; nei neonati fronte, cuoio capelluto e pieghe dell’inguine. Il disturbo cutaneo ha un decorso ciclico, migliorando e peggiorando continuamente, tanto che, nei casi più gravi, il prurito aumenta e sulle lesioni possono comparire crosticine gialle con dolore legato al grattamento. DIAGNOSI: Nonostante la maggior parte degli eczemi vengano diagnosticati attraverso la storia e l’esame fisico, un raschiamento della lesione dovrebbe essere esaminato al microscopico per escludere alcuni altri disturbi della pelle. La biopsia cutanea è effettuata quando l’eczema è persistente, non rispondendo ad alcun trattamento. Possono inoltre essere richiesti patch test e test immunologici. Elevati livelli di lgE potrebbero indicare la presenza di un’allergia di fondo.
CURA: Trattandosi di un disturbo cutaneo, la cura prevede spesso l’applicazione locale di farmaci, associando, nelle forme più fastidiose, la terapia topica alla somministrazione sistemica di antistaminici e cortisonici. Se l’eczema è accompagnato da un’infezione batterica, occorre una cura antibiotica specifica contro il patogeno responsabile; nei casi di eczema severo, associato a reazioni allergiche di grave entità, sono necessari immunosoppressori o corticosteroidi da assumere per via sistemica. Alcune volte può rivelarsi utile la terapia UV, sottoponendo il paziente all’illuminazione diretta con raggi UVA o UVB, in modo da alleggerire i sintomi che accompagnano l’eczema (es. prurito e irritazione). Nell’eczema seborroico, utile la somministrazione di specifici farmaci antiforfora o l’applicazione di creme ad azione antifungina.