Iper-affollamento urbano, spazi abitativi ristretti ed invivibili. Sono questi alcuni dei maggiori problemi che attanagliano la società contemporanea e tra le soluzioni, troviamo appartamenti in grado di modificarsi in base alle esigenze di chi vi abita. Ecco allora un’invenzione che potrebbe rivelarsi indispensabile nel nostro futuro abitativo, dando vita ad un ambiente interattivo in cui le diverse stanze di un appartamento vengono create pigiando un pulsante.
E’ quanto previsto dal progetto Hyperbody, ideato da un team di studenti della Delft University of Technology, nei Paesi Bassi, in modo che un appartamento di 50 metri quadrati possa essere sfruttato, in termini abitativi, quanto una casa grande il doppio. I progettisti, che hanno realizzato sia un modello digitale che un prototipo in scala reale dell’appartamento dopo 4 mesi di ricerca, hanno maturato quest’ingegnosa idea, osservando la vita quotidiana di una persona all’interno di un monolocale.
Non possedendo il dono dell’ubiquità, essa può occupare un solo spazio per volta (se è in cucina, logico che non può trovarsi in bagno) quindi… a cosa le servirebbe avere camere separate?
Come potrebbe sfruttare al massimo un luogo di piccole dimensioni? Tramite pannelli pieghevoli in polipropilene, materiale flessibile ma al contempo molto resistente, in grado di innalzarsi e flettersi all’occorrenza, dando vita a pareti che scorrono su rotaie elettriche, ma anche a sedie, letti, scrivanie ecc. In questo modo, le forme desiderate si ergono in tempo reale, creando gli spazi necessari in quel determinato momento, mentre le forme non indispensabili rimangono “ripiegate” all’interno. Un’ottima soluzione per ottimizzare gli spazi all’insegna del confort, dando vita a molteplici configurazioni spaziali in base alle proprie necessità abitative.