Osservando la situazione sinottica sull’area euro-atlantica notiamo come la profonda depressione, da giorni presente sull’Atlantico orientale, continua a permanere nel tratto di oceano ad ovest dell’Irlanda, con un minimo barico al suolo sceso fino ai 971 hpa, e un intenso “gradiente barico orizzontale” che continua a generare forti venti di burrasca, generalmente da S-SO e SO, in gran parte dell’Atlantico britannico e francese. Lungo il bordo meridionale di questa profonda, ma semi-stazionaria, circolazione depressionaria extratropicale, si continuano a generare diversi “transienti” che tendono a scorrere in direzione delle Isole Britanniche e della Francia, per “incanalarsi” lungo il lato più settentrionale del promontorio anticiclonico sub-tropicale, di matrice nord-africana, da giorni preesistente sul bacino centrale del mar Mediterraneo. Questo tipo di impianto configurativo, dominato da una vasta depressione sul vicino Atlantico, continua e continuerà, anche nei prossimi giorni, ad avvettare masse d’aria calde e umide (nei bassi strati), di matrice sub-tropicale continentale, verso il bacino centrale del Mediterraneo e le nostre regioni centro-meridionali.
Già a partire da domani, con l’ulteriore approfondimento della profonda depressione centrata davanti le coste irlandesi, s’intensificherà un flusso sud-occidentale, attivo soprattutto nella media troposfera, che contribuirà a risucchiare masse d’aria calde d’estrazione sub-tropicale continentale verso il bacino centrale del Mediterraneo e l’Italia, che determineranno un ulteriore aumento dei valori termici, soprattutto in quota, e un significativo incremento del geopotenziale sul Mediterraneo centro-occidentale. Al contempo però la persistenza della saccatura di origini polari in pieno Atlantico, con un asse principale dislocato a ridosso dei 40° est di longitudine est, accompagnandosi all’ulteriore approfondimento del ciclone extratropicale localizzato ad ovest dell’Irlanda, imprimeranno uno “Stretching” al promontorio anticiclonico sub-tropicale africano, insistente da giorni sul Mediterraneo centrale, il quale, pressato ad ovest dalla vasta depressione atlantica, tenderà a distendere un proprio cuneo stabilizzante in direzione dell’Europa centro-orientale.
La già robusta figura anticiclonica, venendo alimentata in quota dal continuo afflusso di aria calda proveniente dall’entroterra desertico algerino, da domani tenderà a rafforzarsi ulteriormente, interessando l’intero territorio nazionale, con un flusso prevalentemente sud-occidentale che garantirà una sostanziale stabilità. L’aria umida nei bassi strati potrà addensare un po’ di nubi, per il sovraccarico di umidità nei bassi strati, lungo le coste della Riviera di Levante e l’alta Toscana, dalla Versilia alle coste del pisano, dove si potranno manifestare delle precipitazioni sparse, esaltate dal “forcing” orografico. Questi fenomeni dovrebbero attenuarsi già dalla mattinata di sabato. Ma a parte queste note di instabilità sulle aree sopravento dell’Appennino ligure e toscano, peraltro in rapido diradamento da sabato, sulle rimanenti regioni l’anticiclone sub-tropicale ripristinerà condizioni di tempo stabile e prevalentemente soleggiato su tutte le nostre regioni, e con temperature che rimarranno abbondantemente sopra le medie stagionali. L’unica nota da segnalare riguarda la possibilità di vedere, durante le ore serali e notturne, la formazione di foschie e banchi di nebbia sparsi sulla pianura Padana, visto il ristagno di ingenti quantitativi di umidità relativi nei bassi strati. Quest’umidità stagnando in prossimità del suolo, grazie al raffreddamento indotto dall’irraggiamento notturno, andrà a condensarsi, favorendo la formazione di sottili strati aventi basi in prossimità del suolo. Le riduzioni di visibilità più, nelle ore notturne, dovrebbero interessare le pianure lombarde e quelle del Veneto occidentale e dell’Emilia.