E’ pronta a nascere la prima rete europea per lo studio di terremoti e vulcani: si chiama Epos (European Plata Observing System), avra’ sede in Italia, a Roma, e dovrebbe diventare operativa nel 2019. Per definire gli ultimi aspetti del progetto che coinvolge 24 paesi, si sono incontrati a Roma i responsabili dei principali centri di ricerca e istituzioni europee coinvolti. “Al momento in Europa esistono ogni paese e’ in possesso di reti di rilevamento per i terremoti“, ha spiegato Massimo Cocco, dell’Istituto Nazionale di Geoogia e Vulcanologia e coordinatore del progetto. “Si tratta pero’ di reti nazionali, i cui dati non sono integrati tra le varie reti e non sempre sono realizzate nello stesso modo, ossia non raccolgono la stessa tipologia o qualita’ di dati”. Epos nasce proprio per mettere ordine tra le decine di reti nazionali, uniformare i preziosi dati e renderli disponibili su un’unica piattaforma accessibile liberamente da ogni ricercatore europeo che ne faccia richiesta. “Stiamo concludendo – ha spiegato Cocco – con successo i quattro anni della fase preparatoria di Epos e ci prepariamo ora ad affrontare la fase di implementazione per costruire la nuova piattaforma di ricerca Europea. L’Italia, attraverso una stretta collaborazione tra vari enti e anche il ministero, ha prodotto un grande sforzo per la nascita di questa ‘agenzia’ tanto che la sede sara’ a Roma”.
