“Una sequenza sismica non fa arrivare un terremoto piu’ forte. Quello che succede e’ che una scossa forte fa venire poi una sequenza come successo qui all’ Aquila”. Cosi’ l’ex presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, si e’ difeso in Appello dall’accusa di avere, con gli altri sei esperti e scienziati della Commissione Grandi Rischi, dato false rassicurazioni ai cittadini 5 giorni prima del sisma del 6 aprile 2009. Boschi in primo grado e’ stato condannato a 6 anni. “Con la Protezione civile – sottolinea ancora Boschi nella sua deposizione spontanea nel corso dell’udienza in Appello all’Aquila nel processo alla Commissione Grandi Rischi – affrontammo la possibilita’ che altre scosse forti facessero crollare la diga di Campotosto”. E aggiunge: “Il mio lavoro del 1995 mette in evidenza che la previsione dei terremoti non si puo’ fare su basi statistiche ne’ deterministiche, sulla base dei precursori e nemmeno analizzando i terremoti precedenti”. L’intervento dell’ex presidente dell’Ingv, condannato in primo grado con le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose, ha chiuso la quarta udienza del processo che riprendera’ il 31 ottobre prossimo.