Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, dopo che martedì scorso, pochi attimi dopo il momento del lancio, è esploso il razzo che avrebbe dovuto portare rifornimenti Nasa alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss).
Nessuno, a parte delle uova di zanzara che non sono ovviamente sopravvissute.
Quelle uova volutamente finite sul vettore Antares di Orbital Sciences (che ha un appalto da 1,9 miliardi di dollari con la Nasa per otto voli di rifornimento alla Stazione spaziale internazional, ognuno dal valore di 237 milioni) erano parte di un esperimento volto a capire se le zanzare possono crescere anche in assenza di gravità.
Come racconta il New York Times, l’esperimento era voluto da una scuola media di Berkeley Heights (New Jersey). Gli studenti potrebbero avere la possibilità di rispedire nello spazio il loro materiale a dicembre, quando è previsto il lancio di un razzo SpaceX – l’unica altra azienda americana che attualmente ha un accordo con la Nasa per spedire cargo nella stazione spaziale internazionale. Il gruppo ha completato la scorsa settimana il suo ultimo volo alla Iss. Dopo l’incidente – le cui cause sono ancora da chiarire – per il prossimo lancio di Antares infatti si dovrebbe aspettare più del previsto.
Razzo esploso dopo il lancio: tra gli esperimenti anche uova di zanzara
