Il fatto che un uomo riesca a vivere di piu’ e a combattere meglio il cancro puo’ dipendere dall’integrita’ del suo cromosoma Y, quello cioe’ che determina il sesso maschile. Uno studio dell’universita’ svedese di Uppsala, condotto su 1.153 uomini anziani e presentato al meeting dell’American Society of Human Genetics in corso a San Diego, ha infatti scoperto che quelli che avevano perso parte del loro cromosoma Y morivano in media 5,5 anni prima di quelli che ce l’avevano integro. Le donne in media vivono 7,5 anni piu’ degli uomini in Europa e la ragione ancora non e’ ben chiara. I ricercatori hanno valutato quanti globuli rossi hanno una perdita del cromosoma Y legata all’eta’ (loy – loss of the Y chromosome), attraverso esami del sangue, in uomini tra i 70 e 84 anni. Si e’ cosi’ visto che quelli con una ”perdita significativa” morivano prima, e che il rischio di morte generale era maggiore in circa la meta’ dei soggetti esaminati, e quello di morte per cancro maggiore in 132 casi. ”Molti pensano che il cromosoma Y – spiega Jan Dumanski, coautore dello studio – contenga solo geni relativi alla determinazione del sesso e la produzione di sperma. Ma questi geni hanno anche altre importanti funzioni, probabilmente anche nel prevenire i tumori”. Secondo la ricerca i geni del cromosoma Y non vengono espressi quando si verifica la loy, il che significa che il suo potenziale ruolo della prevenzione dei tumori viene cosi’ ridotto. La perdita legata all’eta’ del cromosoma Y nei globuli rossi e’ associata a diversi tipi di cancro, inclusi quelli che non colpiscono il sangue. La spiegazione, ipotizzano i ricercatori, potrebbe stare nel fatto che i geni del cromosoma Y aiutino le cellule del sangue nella loro attivita’ di immunosorveglianza, quando il sistema immunitario rileva e uccide le cellule tumorali, per prevenirne lo sviluppo. Analizzando dal sangue lo stato del cromosoma Y si puo’ quindi prevedere, secondo i ricercatori, il rischo di cancro di un uomo.